Una nuova capitale: la Firenze di Cosimo I e Francesco I

5.8 Una nuova capitale: la Firenze di Cosimo I e Francesco I

Firenze, durante il principato di Cosimo I de’ Medici (1537-1574), conosce un profondo rinnovamento nelle arti e nell’architettura. Il nuovo principe – duca di Firenze e poi granduca di Toscana (dal 1569) – si fa promotore di numerose iniziative volte a rafforzare l’immagine della città come capitale di un nuovo Stato, che ha l’ambizione di emergere nello scenario italiano ed europeo. Appartenente a un ramo collaterale dei Medici, Cosimo I si impegna in una politica culturale volta ad affermare la continuità con Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico ma, nello stesso tempo, a sottolineare il nuovo status della casata: non famiglia mercantile dell’oligarchia fiorentina ma vera e propria dinastia, che può confrontarsi alla pari con Carlo V, Francesco I Valois e i pontefici, e soprattutto superare gli Este, i Gonzaga, i Savoia o i Farnese. Tutte le iniziative che Cosimo I intraprende nei vari campi delle arti rispondono dunque a un preciso programma, che è stato definito dagli studiosi "ideologia medicea" (26).
Cosimo I si circonda di artisti di primo piano, che danno corpo con le proprie opere (anche teoriche) al progetto del principe: affermare il primato indiscusso dell’arte e dell’architettura fiorentina, secondo un piano che va di pari passo con l’esaltazione del "volgare" di Dante come lingua ufficiale della cultura italiana.
I numerosi artisti chiamati alla corte di Cosimo I interpretano a loro modo le istanze di rappresentatività e i contenuti dai risvolti politici che informano la committenza medicea. Fra questi, spiccano le figure di Giorgio Vasari, Benvenuto Cellini, Bronzino e Bartolomeo Ammannati. Parte degli orientamenti artistici di Cosimo I si ritrova anche nel figlio Francesco I: il suo carattere introverso, le sue inclinazioni alle sperimentazioni alchemiche e la sua predisposizione per un ideale di bellezza sofisticata, artificiosa (cioè attraversata da simboli e metafore), lo portano tuttavia a prediligere artisti diversi, fra cui si distingue lo scultore fiammingo Giambologna.
Il terzo granduca, Ferdinando I (1587-1609), seguirà le orme del padre Cosimo distinguendosi come grande mecenate e protettore di artisti.

Contesti d’arte - volume 2
Contesti d’arte - volume 2
Dal Gotico internazionale al Rococò