CONFRONTI E INFLUENZE - Le cupole di Correggio a Parma

CONFRONTI E INFLUENZE

Le cupole di Correggio

Correggio

La visione di san Giovanni in Patmos

  • 1520-1523
  • affresco, interno della cupola
  • Parma, Chiesa di San Giovanni Evangelista

La cupola di San Giovanni a Parma

Nel 1520 Correggio si cimenta nel primo incarico di grande impegno, un ciclo di affreschi per la chiesa benedettina di San Giovanni Evangelista a Parma raffiguranti la  Visione di san Giovanni in Patmos.

Correggio

Assunzione della Vergine

  • 1526-1528
  • affresco
  • Parma, Duomo di Santa Maria Assunta

La cupola del Duomo di Parma 

Mentre attendeva alla realizzazione degli affreschi nella Chiesa di San Giovanni, Correggio viene incaricato di eseguire la decorazione della cupola del duomo cittadino. Il soggetto rappresentato è l’Assunzione della Vergine, mentre nei pennacchi si trovano i quattro patroni della città.

Le ragioni del confronto

Il celebre “sfondato” realizzato da Mantegna nella Camera degli Sposi ( pp. 142-143) è, dal punto di vista dell’impostazione spaziale, il diretto antecedente per gli affreschi della Chiesa di San Giovanni, nei quali però la profondità spaziale viene immensamente dilatata. L’effetto è ancora più accentuato nella cupola del Duomo grazie al gran numero di figure presentate in fortissimo scorcio e distribuite in una sequenza concentrica di anelli di nuvole. La misurabilità prospettica dello spazio viene totalmente superata e si verifica qualcosa di completamente nuovo e in un certo senso opposto a quanto sviluppato nelle ricerche quattrocentesche: la rappresentazione figurata cancella la percezione della struttura architettonica reale attraverso la continuità compositiva tra le figure all’interno della cupola e quelle sul tamburo e sui pennacchi. L’illusionismo pittorico raggiunge in questo modo il totale coinvolgimento dell’osservatore nella scena, perché egli non percepisce più la distinzione tra lo spazio reale della chiesa (quello nel quale si trova fisicamente) e quello dipinto. Correggio dimostra di essere perfettamente aggiornato sulle novità formali venete e, nonostante non siano documentati suoi viaggi a Roma, su quelle del Centro Italia. Sua originale abilità è quella di riunire armonicamente il tonalismo veneto, la cui lezione è avvertibile nei delicati e complessi effetti luministici del controluce, con la potenza volumetrica di Michelangelo e la grazia classica di Raffaello. Il tutto viene risolto mediante una strabiliante capacità di concatenare, a livello compositivo, l’enorme numero di figure in un unico e continuo turbinio di pose e gesti differenti. È facile comprendere come tutti questi caratteri proiettino il linguaggio di Correggio al di fuori dell’equilibrio classico. Gli affreschi del duomo, in particolare, destarono nella committenza non poche perplessità. La figura del Cristo, soprattutto, presa così smaccatamente dal basso e lanciata in una sorta di frenetica danza, trascende i dettami del concetto di  decorum.

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GUIDA ALLO STUDIO

Lorenzo Lotto e Correggio

I saperi fondamentali 
  • Lorenzo Lotto (1480 ca.-1556 o 1557) è un pittore veneziano il cui stile si contraddistingue per l’uso sapiente della luce, la vicinanza al dato naturale, la spiccata vena narrativa, la scarsa attenzione per l’Antico e l’interesse per la pittura nordica. Quest'ultimo aspetto è particolarmente evidente nella pala a olio per l’ALTARE DI SANTA LUCIA nella chiesa francescana di San Floriano a Jesi.
    La produzione di ritratti è centrale nell’attività artistica di Lotto; questa tipologia di opere si caratterizza in particolare per la grande attenzione alla resa psicologica dei personaggi (ANDREA ODONI e il RITRATTO DI GIOVANE NEL SUO STUDIO ne sono due esempi). 
  • Antonio Allegri (1489-1534), detto Correggio, è presente in più momenti a Mantova, dove entra in contatto con la corte dei Gonzaga. Le sue opere giovanili sono influenzate da Perugino, Mantegna e Leonardo e il suo stile è caratterizzato da una straordinaria articolazione prospettica e dalla vivacità cromatica.
    Nel 1520 Correggio realizza un ciclo di affreschi per la Chiesa di San Giovanni Evangelista e, nello stesso periodo, decora la cupola del duomo cittadino. In entrambi gli affreschi, grazie a un sapiente illusionismo pittorico, dilata la profondità spaziale come solo Mantegna aveva fatto prima di lui nella Camera degli Sposi. 
  • Le opere a soggetto religioso COMPIANTO SU CRISTO MORTO e ADORAZIONE DEI PASTORI si distinguono, invece, per la composizione e la tensione espressiva.
Le domande guida 
  • Quali sono le caratteristiche principali dello stile di Lorenzo Lotto?
  • Che cosa caratterizza i ritratti di Lotto?
  • Quali artisti influenzano la fase giovanile di Correggio?
  • Quale effetto viene realizzato da Correggio nelle sue cupole?

Contesti d’arte - volume 2
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Dal Gotico internazionale al Rococò