ANALISI D'OPERA - Simone Martini, Annunciazione e santi

Analisi D'opera

Simone Martini

Annunciazione e santi

  • 1330-1333
  • tempera su tavola, 184x210 cm
  • Firenze, Galleria degli Uffizi

L’Annunciazione, dipinta intorno al 1333, venne eseguita (come riporta l’iscrizione che corre sotto lo scomparto centrale) da Simone Martini insieme al cognato Lippo Memmi per l’altare laterale, dedicato a Sant’Ansano, della Cattedrale di Siena. Il  trittico, privato della  carpenteria originale, è oggi inserito in una cornice ottocentesca entro cui sono stati ricollocati i tondi con le figure dei profeti. L’opera è considerata uno dei massimi esempi della pittura gotica senese.

Descrizione

Il trittico ha al centro una scena narrativa, un’annunciazione appunto. L’Arcangelo, appena giunto nella casa di Maria (come dimostrano il mantello sollevato e le ali ancora spiegate), le si rivolge con il saluto Ave gratia plena dominus tecum (“Ti saluto, o piena di Grazia, il Signore è con te”) riportato dal pittore con lettere in rilievo che, disposte obliquamente come un fumetto, escono dalla bocca del messaggero per raggiungere la Vergine. Questa, sorpresa e spaventata, si ritrae, con un gesto pudico e aristocratico al tempo stesso, chiudendosi nel manto. Ai lati sono le figure dei santi Ansano – dedicatario dell’altare su cui era in origine posta la tavola, e uno dei quattro protettori della città di Siena – e Margherita o Giuditta (l’identificazione della santa è ancora incerta).

Forma, funzioni e idee 

Nell’opera convivono elementi della tradizione (come il fondo oro e la mancanza di una vera e propria ambientazione) ed elementi più realistici, che tengono conto delle novità giottesche (come il trono posto in tralice o il vaso di gigli posto sul pavimento marmoreo, a suggerire entrambi un’impressione di profondità dello spazio).
Tipici del gusto senese sono la descrizione attenta dei dettagli, come il libro nella mano di Maria (che tiene il segno con le dita), il motivo a scacchi del risvolto del manto dell’Arcangelo o le tarsie lignee del trono. Si tratta inoltre di un’opera che trasmette un’impressione di ricchezza ed eleganza, non solo per il largo impiego della foglia d’oro nello sfondo, per la decorazione sgraffita delle vesti e delle stoffe, per la punzonatura delle aureole, o per l’utilizzo di vernici trasparenti e della  pastiglia per le lettere del saluto, ma anche per la sinuosità delle pose e le proporzioni slanciate ed esili delle figure dai lineamenti sottili. Le dita affusolate, gli occhi allungati, l’inclinazione dei volti o i drappeggi descritti da una linea mossa e decorativa sono alcuni degli elementi che più caratterizzano il linguaggio della pittura senese in generale e di Simone Martini in particolare, meno interessato alla resa del volume (il profondo blu del manto di Maria sembra annullarne la fisicità del corpo) e alla concretezza del racconto che contraddistingue la coeva ricerca fiorentina.

CONFRONTI E INFLUENZE

La particolare posa della Vergine dell’Annuncizione degli Uffizi non trova un corrispettivo nella pittura italiana del tempo. Quel gesto altero di ritrosia, che vuole esprimere turbamento ed eleganza al tempo stesso, risulta estremamente originale. Tuttavia un importante termine di confronto per la formazione di Simone Martini fu senz’altro costituito dall’arte gotica d’Oltralpe che conobbe grazie ai manufatti di ambito nordico che giungevano in città (miniature, oreficerie e piccoli dipinti).
La tavola dipinta, opera di maestranze inglesi, che si conserva nella chiesa dedicata alla Vergine a Thornham Parva (nel Suffolk), mostra interessanti analogie. Nella scena della Crocifissione, in particolare, che occupa lo scomparto centrale di un ampio polittico, ritroviamo il gusto per la lavorazione della superficie pittorica, per la linea di contorno incisa e sinuosa e per le proporzioni allungate delle figure, ma soprattutto analoga è la posa di Maria dolente, che ricorda da vicino i modi dell’Annunciazione di Simone Martini.

Contesti d’arte - volume 1
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico