Il ritorno a Firenze
Un capolavoro che corrisponde pienamente allo stile degli affreschi padovani è la Madonna di Ognissanti
(71-72), realizzata da Giotto intorno al 1305 e oggi conservata alla Galleria degli Uffizi di Firenze. La tavola fu dipinta per la chiesa fiorentina di Ognissanti, appartenente all’Ordine degli umiliati, che conservava in origine altre due opere di Giotto e della sua bottega: la Morte della Vergine, oggi nei Musei Statali di Berlino, e il Crocifisso tuttora in loco. La Madonna, di dimensioni maggiori rispetto agli altri personaggi, regge sulle ginocchia il Bambino benedicente e siede su un trono concepito come un’architettura gotica arricchita da decorazioni cosmatesche: i piedi poggiano su una base lignea. Ai lati sono raffigurati i santi Lucia, Giovanni evangelista, Paolo, Benedetto, Caterina di Alessandria e i patriarchi (personaggi dell’Antico Testamento) Giacobbe, Isacco e Abramo, oltre a sei angeli, due dei quali, in ginocchio, porgono vasi con fiori, mentre altri due reggono una corona e una pisside.
L’opera presenta un’iconografia e un significato teologico complessi, ma colpisce soprattutto per la disposizione rigorosa e simmetrica delle figure laterali e per la dolcezza e l’umanità della Madonna sorridente, dallo sguardo obliquo, studiato in rapporto alla collocazione della tavola sul lato destro del tramezzo. Lo sfondo dorato non impedisce una chiara visione spaziale.