SVILUPPI E TENDENZE: Tra astrazione e naturalismo

SVILUPPI E TENDENZE

Tra astrazione e naturalismo

L’arte sumerica e babilonese 

L’arte del Primo impero babilonese (1790-1530 a.C.) resta sostanzialmente vicina alla semplificazione geometrica già riscontrabile nelle figure di oranti della tradizione sumera. Se osserviamo la testa di re Hammurabi possiamo tuttavia notare una più attenta articolazione dei volumi e la comparsa di una certa caratterizzazione del volto, sebbene i particolari delle sopracciglia, dei capelli e della barba siano organizzati secondo uno schema simmetrico di  ripetizione modulare con funzione per lo più decorativa.

L’arte assira 

La grande rilevanza che gli Assiri riservavano alla figura del sovrano e alla celebrazione delle sue imprese apre invece la via ad una più puntuale osservazione del reale: nei rilievi storici assiri sono infatti affrontati per la prima volta i problemi della rappresentazione del movimento e della relazione tra personaggi e spazio figurato, come emerge già da un primo confronto tra la Stele degli avvoltoi ( p. 31) e il Rilievo di Assurbanipal ( p. 35).
Nella scena di caccia proveniente dal palazzo di Kalkhu (l’odierna Nimrud) si può invece notare come sia presente nell’arte assira anche un certo studio delle diverse pose e dei particolari anatomici. Basti osservare come ogni personaggio assuma una diversa posizione a seconda del gesto che sta compiendo, raggiungendo una complessità compositiva di gran lunga maggiore rispetto a quella riscontrabile nelle raffigurazioni sumere e del Primo impero babilonese. Interessante indizio di questa nuova volontà di  mimesi è anche l’assenza di una marcata gerarchia proporzionale tra la figura del re (che si volta per colpire col proprio arco il leone che cerca di aggredirlo saltando sul carro) e quelle dei soldati e del cocchiere. Particolare attenzione è dedicata infine alla resa della muscolatura delle due fiere e dei cavalli, sebbene ottenuta unicamente per via grafica, cioè mediante l’incisione di linee.

L’arte neobabilonese 

L’eredità delle ricerche formali sviluppate nel rilievo storico assiro viene poi raccolta dall’arte del Secondo impero babilonese (612- 538 a.C.): nei rilievi zoomorfi della Porta di Ishtar ( p. 36) ritroviamo infatti la stessa attenzione alla resa anatomica che viene stavolta risolta in modo più articolato mediante i volumi effettivi delle muscolature.

Contesti d’arte - volume 1
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico