Il rilievo storico
9.4 Il rilievo storico
Fregio della Basilica Emilia
Il rilievo italico
La tradizione del rilievo era ben affermata anche in ambito italico, e si esprimeva soprattutto nei monumenti funebri di piccoli magistrati locali, di liberti (schiavi affrancati) o di personaggi che, grazie a un’adeguata disponibilità economica, erano in grado di farsi costruire tombe decorate.In questi rilievi si esprime maggiormente quella che, anche per la semplicità e l’immediatezza della comprensione dei soggetti rappresentati, è stata definita arte plebea (► p. 244); la necessità di dare importanza all’elemento principale della scena porta spesso all’uso di un linguaggio fatto di simboli.
Rilievo con corteo funebre
Monumento funerario di Lusius Storax
CONFRONTI E INFLUENZE
Il rilievo storico romano trova i suoi precedenti in ambito ellenistico e, soprattutto, italico, etrusco in particolare, i cui modelli però sono pittorici. Un esempio è fornito dagli affreschi della Tomba François a Vulci, che mostrano un’analoga organizzazione figurativa secondo una narrazione a fregio continuo. Si tratta tuttavia di debiti prevalentemente formali, mentre è del tutto originale il significato ideologico e politico che i Romani attribuiscono al genere del rilievo.
Ara di Domizio Enobarbo
Il rivestimento a rilievo della cosiddetta Ara di Domizio Enobarbo è costituito, nel complesso, da un fregio conservato a Monaco e uno conservato al Museo del Louvre. In realtà, il monumento di cui facevano parte non era un’ara, ma probabilmente un grande basamento per statue, variamente datato tra il 120 e il 70 a.C.; l’opera è pertanto il più antico esempio di monumento pubblico romano adorno di sculture giunto sino a noi. L’importanza del monumento consiste anche nella particolare combinazione di fregi, profondamente diversi tra loro sia come contenuti sia come stili, esemplare dimostrazione del fenomeno dell’eclettismo in ambito romano.
Il fregio di Monaco, che comprende uno dei lati lunghi e i due lati brevi dell’ara, è decorato con le nozze di Nettuno e Anfitrite (35). Le due divinità del mare sono sedute su un carro che avanza in diagonale, trainato da tritoni. Accompagnano il corteo nuziale Nereidi su tori marini e ippocampi: una composizione virtuosistica e di maniera, cioè raffinata ma poco sentita, ben inquadrabile nella produzione ellenistica della seconda metà del II secolo a.C. L’Ellenismo è qui richiamato anche dal contenuto di carattere mitologico, diverso da quello a soggetto civico tipicamente "romano".
Nel fregio del Louvre (36), che consiste nell’altro lato lungo del monumento, è invece rappresentato, con uno stile sobrio, asciutto ed essenziale, un avvenimento di tipo storico. Sono infatti riprodotti i momenti principali di un ▶ lustrum censorio, il sacrificio di purificazione offerto dai censori dopo aver compiuto l’atto ammministrativo del census, il reclutamento dei cittadini nell’esercito secondo una classificazione basata sul censo.
All’estrema sinistra un funzionario prende nota delle dichiarazioni di attitudine alla leva di un cittadino che tiene in mano un libretto con i dati personali; un altro, seduto, si rivolge a un togato in piedi e gli posa una mano sul braccio con cui sta indicando il soldato vicino. Al centro del fregio si trova la scena del lustrum vero e proprio: a destra dell’altare, il censore compie il sacrificio, assistito da tre camilli (assistenti al culto, due dietro l’altare e uno alle sue spalle) e alla presenza del dio Marte, a sinistra dell’altare, accanto a due musici. Più a destra, tre animali vengono portati al sacrificio: toro, pecora e scrofa, in ordine decrescente di altezza, senza però il rispetto delle proporzioni (il toro risulta troppo grande e la scrofa troppo piccola). Dietro la pecora si trova un personaggio col capo coperto e un vessillo, l’accensus, che secondo le fonti apriva la processione. Infine, all’estrema destra compaiono tre soldati, uno dei quali con un cavallo, allusione al popolo in armi. Le figure sono disposte una accanto all’altra, senza alcuno studio prospettico, con l’unico intento di narrare la vicenda.
GUIDA ALLO STUDIO
I diversi linguaggi del rilievo storico
Il rilievo storico è un genere che caratterizza tutto il percorso dell'arte romana, con caratteri stilistici differenti a seconda dei contesti.
La punizione di Tarpea, dalla Basilica Emilia, II-I secolo a.C. | Rilievo con corteo funebre, da Amiternum, I secolo a.C. | Nozze di Nettuno e Anfitrite, dall’Ara di Domizio Enobarbo, fine del II secolo a.C. | Iscrizione di un cittadino alla leva, dall’Ara di Domizio Enobarbo, fine del II secolo a.C. |
Nel fregio della Basilica Emilia sono narrati alcuni episodi leggendari delle origini di Roma con l’impiego di marmi pregiati e composizioni eleganti e complesse. |
Nelle opere di arte plebea si rinuncia alla prospettiva, alle proporzioni e all’eleganza per accentuare la chiarezza e l’espressività. |
Nello stesso monumento, si adotta uno stile ellenistico per gli episodi mitologici e uno più sobrio e realistico per soggetti tratti dalla vita sociale romana. |
Contesti d’arte - volume 1
Dalla Preistoria al Gotico