L'emozione della lettura - Le origini della letteratura

La letteratura delle origini | UNIT 4 | 55 60 65 70 75 80 e de Maremma ha la cervia e lo frutto, Sangimignan, Pogibonize e Colle e Volterra e l paese a suo tene, e la campana e le nsegne e li arnesi e li onor tutti presi ave con ciò che seco avea di bene; e tutto ciò li avene per quella schiatta, che più ch altra è folle. Maremma, tiene in suo possesso (a suo tene) San Gimignano, Poggibonsi, Colle Val d Elsa, Volterra e il suo contado (e l paese), e ha preso la campana, le insegne, le armi e tutti gli arredi (onor), insieme con tutto ciò che di buono Firenze aveva presso di sé; e tutto gli accade (avene) per quella stirpe (schiatta), che è folle più di ogni altra. Foll è chi fugge il suo prode e cher danno e l onor suo fa che vergogna i torna; e di bona libertà, ove soggiorna a gran piacer, s aduce a suo gran danno sotto segnoria fella e malvagia, e suo segnor fa suo grande nemico. A voi, che siete ora in Fiorenza, dico che ciò ch è divenuto par v adagia; e poi li Alamanni in casa avete, servitei bene e fate vo mostrare le spade lor, con che v han fesso i visi, e padri e figli aucisi; e piaceme che lor degiate dare, perch ebbero en ciò fare fatica assai, de vostre gran monete. [61-75] folle chi fugge il proprio vantaggio (prode) e cerca (cher) il proprio danno e fa in modo che quello che era motivo di onore diventi per lui (i torna) motivo di vergogna; e da una giusta libertà, dove vive con grande piacere, con grave suo danno si riduce (s aduce) sotto un dominio crudele (fella) e malvagio, e fa del suo maggior nemico il proprio signore. A voi, che ora vivete a Firenze, dico che ciò che è successo sembra piacervi (par v adagia); e dal momento che avete in casa vostra i tedeschi (Alamanni), serviteli bene e fatevi mostrare le loro spade, con le quali vi hanno ferito (fesso) il viso, e ucciso (aucisi) i vostri padri e figli; e ho piacere (piaceme) che dobbiate dar loro molto del vostro denaro (de vostre gran monete), poiché nel fare tutto questo sostennero una grande fatica. Monete mante e gran gioi presentate ai Conti e a li Uberti e a li altri tutti, ch a tanto grande onor v hanno condutti, che miso v hanno Sena in potestate. Pistoia e Colle e Volterra fann ora guardar vostre castella a loro spese; e l Conte Rosso ha Maremma e l paese; Montalcin sta sicur senza le mura; de Ripafratta teme ora l Pisano; [76-90] Offrite (presentate) molte monete e gioielli in quantità (gran gioi ) ai Conti e agli Uberti e a tutti gli altri, che vi hanno condotto a un onore così grande, che hanno posto (miso) Siena in vostro potere. Pistoia, Colle Val d Elsa e Volterra ora fanno sorvegliare (guardar) le vostre fortezze (castella) a proprie spese; e il Conte Rosso tiene la Maremma e il suo contado; Montalcino sta al sicuro senza le mura; i pisani hanno paura di Ripafratta; 53 cervia: allude al tributo simbolico di una cerva che i conti di Santa Fiora (in Maremma) dovevano versare a Firenze. 56 la campana: la campana del Carroccio, detta la Martinella, utilizzata in guerra come segnale; Siena la sottrasse a Firenze, come ulteriore umiliazione. le nsegne: sono i gonfaloni, i vessilli simbolo del Comune. 59 li: gli (cioè al Comune di Firenze). 60 quella schiatta: allude genericamente ai ghibellini o forse, più specificatamente, alla famiglia degli Uberti, che capeggiava il parti- 110 to filoimperiale. 69 li Alamanni: allude ai soldati di re Manfredi, alleato dei ghibellini. 77 Conti: sono i conti Guidi, altra famiglia ghibellina. 78-79 c ha tanto potestate: detto con ironia e sarcasmo (di fatto è accaduto esattamente il contrario). 80-81 Pistoia spese: il tono è sarcastico. Pistoia, Colle Val d Elsa e Volterra erano città amiche di Firenze; ora quest ultima dovrà provvedere a proteggere i suoi castelli a spese proprie, non certo a spese di città a loro volta sconfitte. 82 l Conte Rosso: Aldobrandino degli Aldobrandeschi, alleato di Firenze contro Siena; il poeta dice ironicamente che ora egli è padrone della Maremma e del suo territorio, dopo la sconfitta dei fiorentini. 83 Montalcin mura: le mura di Montalcino, alleata di Firenze, erano state distrutte. 84 de Ripafratta l Pisano: continua, qui e nei versi successivi, il sarcasmo di Guittone. Pisa aveva vinto con Siena a Montaperti, quindi chiaramente non c era nulla da temere da Ripafratta, alleata di Firenze.

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