L'emozione della lettura - Le origini della letteratura

LA POESIA SICULO-TOSCANA 20 25 30 35 40 45 50 Altezza tanta en la sfiorata Fiore fo, mentre ver se stessa era leale, che riteneva modo imperiale, acquistando per suo alto valore provincie, terre, presso e lunge, mante; e sembrava che far volesse impero, sì como Roma già fece; e leggero li era, ch alcun no i potea star avante. E ciò li stava ben certo a ragione, ché non se depenava a suo pro tanto, como per ritener giustizia e poso; e poi folli amoroso de fare ciò, si trasse avante tanto, ch al mondo no è canto, u non sonasse il pregio del Leone. [16-30] Nella città di Firenze, oggi sfiorita, vi fu (fo) tanta nobiltà (Altezza), quando essa era lea le verso se stessa, che la città aveva uno stile simile a quello della Roma dell Impero romano (riteneva modo imperiale), conquistando, grazie al suo alto valore, molte (mante) province e città (terre), vicino e lontano (presso e lunge); e sembrava che volesse costituire un impero, così come un tempo (già) aveva fatto Roma; e le sarebbe stato facile (leggero), poiché nessun altra città la poteva superare (star avante). E ciò le competeva bene per diritto, poiché essa non si affaticava (depenava) tanto per il proprio vantaggio (a suo pro), quanto (como) per mantenere la giustizia e la pace (poso); e poiché (poi) le piacque (folli amoroso) fare questo, acquistò un tale potere (si trasse avante tanto), che nel mondo non c è alcun angolo (canto), dove non risuonasse il prestigio del Leone. Leone, lasso!, or no è; ch eo li veo tratto l onghie e li denti e lo valore e l gran lignaggio suo mort a dolore, ed en crudel pregion miso a gran reo. E ciò li ha fatto chi? Quelli che sono de la schiatta gentil sua stratti e nati, che fun per lui cresciuti e avanzati sovra tutti altri e collocati a bono; e per la grande altezza ove li mise ennantir sì, che l piagar quasi a morte. Ma Deo di guerigion feceli dono, ed el fe lor perdono, e anche el refedier poi, ma fu forte e perdonò lor morte; or hanno lui e soie membre conquise. [31-45] Ahimè, ora Firenze non è più un Leone; poiché vedo che gli sono state strappate le unghie, i denti e il potere (valore), e vedo la sua nobile stirpe (gran lignaggio) essere stata uccisa con dolore e messa in una crudele prigione con grande ingiustizia (a gran reo). E chi gli (al leone, cioè a Firenze) ha fatto questo? Coloro che sono discesi (stratti) e nati dalla sua nobile stirpe (schiatta gentil) e che da lui furono (fun) cresciuti e fatti progredire (avanzati) sopra tutti gli altri e collocati in posizioni di privilegio (a bono); e a causa del grande potere che lui conferì loro, essi insuperbirono (ennantir) a tal punto che lo ferirono ( l piagar) quasi a morte. Ma Dio gli fece dono della guarigione e lui li perdonò, ma quelli lo ferirono (refedier) nuovamente, ma lui fu forte e li risparmiò (perdonò lor morte); ora essi hanno sconfitto (conquise) lui e le sue membra. Conquis è l alto comun fiorentino, e col senese in tal modo ha cangiato, che tutta l onta e l danno, che dato li ha sempre, como sa ciascun latino, li rende e tolle il pro e l onor tutto. Ché Montalcino ave abattuto a forza, Montepulciano miso en sua forza, [46-60] Il nobile Comune di Firenze è stato conquistato e ha scambiato le parti (ha cangiato) con quello di Siena, a tal punto che questo gli rende tutta l onta e il danno che Firenze gli ha sempre inflitto, come sa ogni italiano (latino), e gli toglie tutto il vantaggio (pro) e l onore. Poiché Siena ha distrutto con la forza Montalcino, ha ridotto in suo potere Montepulciano, e ha la cerva e il tributo (lo frutto) della 17 mentre leale: cioè quando le divisioni interne (tra guelfi e ghibellini) non ne avevano ancora lacerato il tessuto civile. 30 Leone: è il simbolo del Comune di Firenze, chiamato il Marzocco. Si tratta di un leone che nella zampa destra tiene uno scudo con il giglio. 33 l gran lignaggio: sono le famiglie della nobiltà guelfa, sconfitte a Montaperti e in se- guito perseguitate dai ghibellini. 35-38 Quelli bono: la perifrasi indica i ghibellini. 40 ennantir morte: il riferimento è a un fatto del 1248, quando i guelfi furono cacciati da Firenze. 41-42 Ma Deo perdono: nel 1251 fu stipulata una pace tra guelfi e ghibellini, che però ebbe vita breve. 43 el refedier poi: si allude alla congiura ghibellina del 1258. 45 or: cioè a Montaperti. 47 e col cangiato: perché Siena da suddita di Firenze ne è ora divenuta la padrona. Segue un elenco dei comuni prima sotto l influenza fiorentina e ora sottomessi da Siena. 109

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