L’emozione della lettura - volume C

L EPICA OMERICA La formula costituiva la cellula della struttura linguistica omerica e la somma di tutte le formule rappresentava a sua volta un vero e proprio prontuario mnemonico , cioè una sorta di manuale di epiteti e frasi a disposizione dell aedo nelle sue esecuzioni. Quest ultimo, tuttavia, non riproduceva meccanicamente una storia sempre uguale a se stessa, ma la trasformava in continuazione, modificando, tagliando e adattando gli episodi alla sensibilità del pubblico, senza mai rinunciare del tutto alla propria creatività. In tal modo si sottolineava il rapporto strettissimo tra l aedo e il suo pubblico, partecipi di un medesimo patrimonio culturale: quel che contava davvero nell epica greca non era tanto sapere come andasse a finire la storia, quanto riascoltarla in diverse occasioni ed emozionarsi con lo stesso entusiasmo e trasporto della prima volta. Il dibattito attuale La questione omerica resta tutt oggi oggetto di una diatriba infinita, perché molti sono i quesiti irrisolti. Per esempio: > quando e in che modo i poemi passarono a una redazione scritta? > dopo gli studi di Parry, si può ancora immaginare che l autore dell Iliade e dell Odissea fosse uno solo? > e, se sì, come si giustificano le differenze, sociali, culturali ed espressive tra i due testi? Rispetto alla prima domanda, l archeologia e l epigrafia (la scienza che studia le iscrizioni, su vasi, ceramica e ogni tipo di supporto diverso dal papiro e dalla pergamena) indicano l VIII secolo a.C. come il periodo in cui sarebbe iniziata la redazione scritta dei poemi omerici. Tale processo avrebbe portato i poemi ad accrescersi progressivamente fino alla redazione definitiva, avvenuta nel VI secolo a.C., al tempo del tiranno ateniese Pisistrato. proprio sulle varie fasi e sulle modalità in cui è avvenuto il passaggio dall oralità alla scrittura che si concentra oggi il dibattito tra gli studiosi, divisi tra una tendenza neoanalitica e la cosiddetta teoria neounitaria. Quest ultima gode di un certo consenso perché attribuisce i poemi a due distinte individualità poetiche, spiegando così le molteplici differenze tra Iliade e Odissea, ma riafferma il concetto dell unità dell opera poetica, che invece gli analitici mettono in discussione. Il bosniaco di etnia montenegrina $ l Bn nl x "! # o x x celebre dei bardi incontrati da Milman Parry in occasione delle sue ricerche sulla trasmissione orale dell epica nei ,a ja x Qx a a lx a n lx guslar n x l n a s v ata jwn n a x v al lx ja a n poemi lunghi quasi quanto l Iliade. Ritratto fotografico di Avdo Med edovic . 91

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Epica