L’emozione della lettura - volume C

ALLA SCOPERTA DEI TESTI Il cammino nell oscurità Pur gravato dal peso del padre sulle spalle, Enea riesce a trovare la via per scampare ai pericoli della notte del saccheggio: sin dai primi passi della fuga si annuncia il timore dell ignoto, ancora maggiore della paura dei nemici, ora che l eroe ha su di sé la responsabilità dell intera famiglia (Muoviamo per oscure contrade; / e mentre poc anzi non mi turbavano i dardi scagliati / né i Greci raccolti in avversa schiera, adesso / un alito m atterrisce, un suono mi allarma, inquieto / e timoroso allo stesso modo per il compagno e per il peso, vv. 725729). significativo che a un certo punto sia il padre ad avvertirlo di un insidia improvvisa, a dimostrazione dell importanza del ruolo dell anziano, anche nella fuga (vv. 730-734). Il dolore dell addio Nonostante l iniziale unità, una nota tragica è destinata a incrinare il quadro della famiglia: distolto dai pericoli o forse da un dio nemico, solo quando è ormai fuori dalle mura della città Enea si avvede che la moglie Creusa non è più al suo seguito (vv. 735-744). Dopo aver accusato di ciò gli dèi e gli uomini, in preda alla disperazione decide di riarmarsi e tornare a cercarla a casa e al palazzo di Priamo, ma senza trovarne traccia (vv. 745-767). Messosi a invocare il suo nome tra le vie di Troia, vede finalmente davanti a sé l immagine della donna, destinata a rimanere nella sua terra come ombra (Mentre deliravo così e smaniavo senza tregua tra le case / della città, mi apparve davanti agli occhi l infelice simulacro / e l ombra di Creusa, immagine maggiore di lei, vv. 771-773). Le ultime parole di Creusa hanno il sapore di un testamento e di una profezia: Giove non vuole che ella segua il marito nelle sue peregrinazioni verso una nuova patria, l Esperia, la terra del tramonto, e non c è motivo di dolersene (Ciò accade per volere divino; / non puoi portare via con te Creusa, / no, non lo permette il sovrano del superno Olimpo, vv. 777-779). L amore che la donna nutre verso il marito si percepisce nel futuro di felicità che gli profetizza: una nuova moglie di stirpe regale lo attende. Virgilio, in realtà, non descrive esplicitamente le circostanze della scomparsa della donna, misteriosamente trattenuta dalla dea Cibele in terra troiana e così sottratta a un destino di schiavitù in Grecia (vv. 784-788). La dolcezza e l obbedienza fanno di Creusa un personaggio tragico, disposto a mettersi da parte e a sacrificarsi per consentire la riuscita di un piano superiore, dal quale lei è sin dall inizio esclusa. Nel dramma dell addio, il suo ultimo pensiero è quello della madre preoccupata per il figlio (E ora addio, serba l amore di nostro figlio, v. 789) e non può dirsi meno affranto Enea, nell estremo e vano tentativo di abbracciare ancora per l ultima volta la sua sposa. Muto, desideroso di dirle molto, ma senza possibilità di farlo, l eroe è costretto a lasciarla per sempre (vv. 790-794). Laboratorio sul testo COMPRENDERE 1. Perché Anchise non vuole partire? Che cosa lo convince a fuggire con il figlio? 2. Nella fuga Anchise a cammina sulle proprie gambe. c segue Enea e Creusa per ultimo. b sale sulle spalle del figlio. d dà la mano al nipote Iulo. 3. Nella concitazione del momento, che cosa affida Enea al padre? Perché? a I Penati. b La corazza. c I gioielli della moglie. d Le armi. 4. Perché Enea nella fuga è più preoccupato che durante la lotta? Individua i versi che descrivono la sua condizione emotiva. 5. Che cosa fa Enea quando si accorge di non avere più con sé la moglie? 6. Come è descritta l apparizione di Creusa? 7. Che cosa predice Creusa al marito? Perché Enea non deve preoccuparsi per lei? 309

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Epica