L’emozione della lettura - volume C

Omero | UNIT 2 | ODISSEA 295 300 305 310 315 320 325 Quando Circe ti colpirà con una lunghissima verga, tu allora, tratta l aguzza spada lungo la coscia, assali Circe, come fossi bramoso di ucciderla; lei impaurita ti inviterà a coricarti; tu non rifiutare, né allora né dopo, il letto della dea, perché i compagni ti liberi e aiuti anche te. Ma imponile di giurare il gran giuramento dei beati, che non ti ordirà nessun altro malanno: che appena nudo non ti faccia vile e impotente . Detto così l Arghifonte mi porse il farmaco, dalla terra strappandolo, e me ne mostrò la natura. Nella radice era nero e il fiore era simile al latte. Gli dèi lo chiamano moly e per uomini mortali è duro strapparlo: gli dèi però possono tutto. Poi Ermete andò via, sull alto Olimpo, per l isola boscosa. Ed io mi diressi alla casa di Circe: andavo e il mio cuore era molto agitato. Mi fermai davanti alle porte della dea dai bei riccioli; fermatomi lì, gridai: la dea sentì la mia voce e subito uscita aprì le porte lucenti. Mi invitò: la seguii col cuore angosciato. Mi guidò e fece sedere su un trono con borchie d argento, bello, lavorato: c era sotto uno sgabello pei piedi. In un vaso d oro mi preparò un beverone, perché lo bevessi: un farmaco ci mise dentro, meditando sventure nell animo. Poi me lo diede e lo bevvi, ma non mi stregò; mi colpì con la verga, mi rivolse la parola, mi disse: Va ora al porcile, stenditi con gli altri compagni . Disse così; io, tratta l aguzza lama lungo la coscia, assalii Circe, come fossi bramoso d ucciderla. Lei con un urlo corse, m afferrò le ginocchia e piangendo mi rivolse alate parole: Chi sei, di che stirpe? dove hai città e genitori? Mi stupisce che bevuti i miei farmaci non fosti stregato. Nessun altro sopportò questi farmaci, chi li bevve, appena varcarono il recinto dei denti: una mente che vince gli inganni hai nel petto. 293. lunghissima verga: è una sorta di bacchetta magica di cui Circe si avvale, insieme ai suoi intrugli, per praticare i suoi sortilegi. 296. ti inviterà a coricarti: Circe inviterà sicuramente Odisseo a condividere il suo letto. 299. gran giuramento dei beati: il giuramento solenne, reso davanti al Cielo, alla Terra e allo Stige, fiume degli Inferi. 302. l Arghifonte: Ermes. Arghifonte secondo alcuni significa veloce messaggero , 224 secondo altri uccisore di Argo , in riferimento al mito di Io, sacerdotessa della dea Era di cui Zeus era innamorato. Era, gelosa, non solo aveva trasformato Io in una vacca, ma l aveva posta sotto la sorveglianza di Argo, mostro dai cento occhi. Pur di unirsi a lei, Zeus aveva assunto le sembianze di un toro e aveva ordinato a Ermes di uccidere Argo. 305. moly: erba dalle radici scure e dal fiore bianco latte. Il nome esotico della pianta sembra accrescere la suggestione riguardo alle sue proprietà magiche. 321. l aguzza lama: la spada appuntita. 322. come... d ucciderla: Odisseo assale Circe come se volesse ucciderla, seguendo per filo e per segno le indicazioni di Ermes. 323. m afferrò le ginocchia: è l atteggiamento del supplice. 324. alate parole: parole fugaci (epiteto formulare). 328. appena varcarono... denti: i denti sono paragonati al recinto che racchiude la bocca.

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Epica