L’emozione della lettura - volume C

ALLA SCOPERTA DEI TESTI 245 250 Prima m era sembrato che fosse brutto davvero, e ora somiglia ai numi che il cielo ampio possiedono. Oh se un uomo così potesse chiamarsi mio sposo, abitando fra noi, e gli piacesse restare! Su, date all ospite, ancelle, da mangiare e da bere . Disse così, e quelle ascoltarono molto, e obbedirono: posero accanto a Odisseo cibo e vino. E lui bevve e mangiò, Odisseo costante, glorioso, avidamente: da molto tempo era digiuno di cibo. Omero, Odissea, libro VI, vv. 85-250, trad. di R. Calzecchi Onesti, Einaudi, Torino 1989 a TU per TU con il testo Risvegliarsi sulla spiaggia di un isola sconosciuta e rendersi conto di essere circondati da ragazze che giocano a palla alla foce di un fiume: che cosa deve aver provato Odisseo, in quel momento, senza la possibilità di coprirsi con indumenti adeguati, bisognoso di aiuto ma vergognoso della propria nudità? Omero mette di fronte il maturo eroe dell intelligenza e la bellezza incantevole di una ragazza nel fiore dell adolescenza. Una situazione che avrebbe potuto assumere una brutta piega con la fuga di Nausicaa spaventata, per esempio acquista invece la delicatezza della poesia più pura, che celebra il dialogo tra due età e due mondi così diversi, ma reciprocamente attratti l uno dall altra. In fondo, Nausicaa è molto più che il simbolo di una bellezza timida, in bilico tra un presente spensierato e un futuro di sogni matrimoniali: la sua benevola semplicità incarna i valori universali dell accoglienza e della civiltà. Pieter Lastman, Ulisse e Nausicaa, 1619. Analisi L innocenza di Nausicaa Dopo aver lasciato Calipso, che lo aveva trattenuto sull isola di Ogigia per ben sette anni, è destino che Odisseo, scampato al naufragio, sia salvato da un altra donna, Nausicaa, la giovanissima figlia del re dei Feaci Alcinoo. La ragazza, intimidita e attratta allo stesso tempo dallo straniero apparso alla foce del fiume, rappresenta la bellezza e il candore dell adolescenza. La situazione iniziale, ambientata in un ridente paesaggio campestre, ha tutto il sapore di una scena idillica; del corteo di amiche che lavano i panni e poi si divertono al gioco della palla (vv. 85-101), Nausicaa è regina incontrastata (vv. 102-109). Rispetto a Calipso, ninfa egoista ed esperta delle arti dell amore, la figlia di Alcinoo affascina piuttosto per il candore generoso di ragazza giovane e inesperta. Colpita dal carisma e dalla maturità dello straniero, dimostra un coraggio insolito, infuso in lei da Atena (v. 140), che la porta ad avvicinarsi all uomo sconosciuto, insieme a una certa femminilità, spontanea ed esuberante, tipica di quella grazia acerba che si coglie nel trapasso dall adolescenza all età adulta. 207

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Epica