L’emozione della lettura - volume C

ALLA SCOPERTA DEI TESTI MITO E CIVILT Il lutto e le lacrime degli eroi Il mito dell inconsolabile Niobe dimostra il grande valore che avevano il pianto e lo sfogo del dolore nel mondo greco. A differenza delle società moderne, il pianto nell antichità non era considerato segno di debolezza, ma era anzi una manifestazione autentica e necessaria di contrizione. Gli eroi omerici piangono spesso e in un modo particolarmente intenso: si rotolano a terra, si strappano i capelli, versano fiumi di lacrime. Come spiega la studiosa Eva Cantarella (n. 1936), gli eroi non piangono «solo per vicende private e in privato: piangono in pubblico, davanti all intera popolazione, nel corso delle riunioni dell assemblea. Agamennone si alza per parlare all esercito panacheo1 versando pianto come una fonte acqua bruna, / che versa l acqua scura da una rupe scoscesa (Il. IX, 14-15). Piange a dirotto il capo supremo degli Achei, creando qualche imbarazzo nei traduttori e nei commentatori. Nel tentativo di salvare l onore eroico, nel 1715, Alexander Pope2, traducendo l Iliade, commentava che non c è debolezza negli eroi che piangono. [ ] Le sue (parla di Achille) sono lacrime di rabbia e di sdegno . La virilità degli eroi è salva: la rabbia è indiscutibilmente virtù eroica (E. Cantarella, Itaca. Eroi, donne, potere tra vendetta e diritto, Feltrinelli, Milano 2013). Le pagine omeriche relative alla restituzione del corpo di Ettore e ai suoi funerali sono preziose anche per la conoscenza delle usanze funebri nel mondo greco. L antropologia ha indagato alcune costanti dei riti che seguono alla scomparsa di un membro di una comunità: in genere, dopo la celebrazione delle esequie, è importante l osservanza di un periodo di penitenza e sobrietà, che può essere anche molto lungo. Nel mondo omerico, in onore di un eroe defunto vengono spesso celebrati giochi funebri, che comprendono varie specialità, come la corsa, il pugilato, il tiro con l arco. Il ricordo non si limita a questo: Achille, per esempio, promette a Patroclo morto una parte del riscatto ottenuto da Priamo, probabilmente per seppellirla con lui o per offrirla in sacrificio alla memoria dell amico. 1. panacheo: di tutti gli Achei. 2. Alexander Pope: poeta inglese (1688-1744). In questo bassorilievo (Uccisione di Priamo, 1787-1790) lo scultore Antonio Canova, ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo, raffigura l intensa manifestazione del lutto da parte delle donne, che vediamo disperarsi e piangere in seguito alla morte di Priamo. 167

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Epica