Il nuovo Storia&Geo - volume 2

8 CULTURE E DIRITTI NEL MONDO GLOBALIZZATO

Ong e tutela dei diritti

Come abbiamo visto nelle pagine precedenti, le organizzazioni intergovernative come l’Onu sono in prima linea per promuovere il rispetto dei diritti umani nel mondo. Ma un ruolo molto importante in questo senso è svolto anche dalle cosiddette Organizzazioni non governative (Ong), molte delle quali sono nate con lo scopo preciso di sensibilizzare la popolazione su questo tema. Come suggerisce il nome, le Ong non fanno parte dell’apparato di governo di alcuno Stato e non ricevono finanziamenti statali, ma si sostengono solo grazie al contributo di individui e associazioni private. Le Ong fanno parte anche della categoria delle cosiddette associazioni no profit, cioè che dichiarano di investire tutto il denaro ricevuto dai sostenitori nelle loro attività, senza ricavare alcun profitto economico. Il fatto di non far parte di alcun governo e di non ricevere denaro statale non è uno svantaggio come potrebbe sembrare, ma una scelta precisa volta a garantirsi l’indipendenza dalle eventuali pressioni dei vari Stati. In questo modo le Ong possono permettersi di rispondere soltanto ai propri sostenitori e finanziatori privati, esaminando criticamente la situazione dei diritti umani, e le politiche che li riguardano, anche all’interno di Paesi molto influenti sulla scena internazionale.

Molte Ong attive sul fronte dei diritti umani, per esempio, hanno criticato duramente il governo degli Stati Uniti sul tema del sistema giudiziario, che penalizzerebbe gli appartenenti alle minoranze etniche e razziali. Secondo alcune statistiche, infatti, una persona accusata di un crimine negli Stati Uniti ha più probabilità di essere condannata se appartiene a una minoranza razziale, come nel caso degli ispanici o degli afroamericani. Un’altra critica mossa agli Stati Uniti è la presunta morbidezza riguardo alle gravi violazioni dei diritti civili che avvengono in Cina (per esempio la censura dei mezzi di comunicazione o la politica di discriminazione nei confronti delle minoranze, come i tibetani), dovuta al fatto che i due Stati sarebbero stretti partner commerciali e di conseguenza gli Stati Uniti non vorrebbero compromettere le relazioni economiche e diplomatiche.

Le Ong agiscono così come osservatori imparziali, pubblicando inchieste e rapporti sul rispetto dei diritti umani nei vari Paesi del mondo, oltre a spingere i propri aderenti a fare pressione sui governi dei Paesi di cui sono cittadini perché risolvano i problemi interni sul fronte dei diritti umani o si schierino, in ambito internazionale, contro i Paesi colpevoli di violazioni.

Una delle più note Ong attive nel campo dei diritti umani è Amnesty International, fondata a Londra nel 1961. Forte di oltre 3 milioni tra iscritti e simpatizzanti, ha ricevuto nel 1977 il Premio Nobel per la Pace in riconoscimento della sua campagna contro la tortura nel mondo.

Un’altra importante organizzazione è Human Rights Watch, fondata nel 1978 a New York e con sedi in diverse città del mondo.

La Ong francese Reporters Sans Frontières (“giornalisti senza frontiere”), fondata a Parigi nel 1985, si batte invece per la libertà di stampa e di informazione nel mondo, oltre ad agire come un’agenzia di stampa internazionale, diffondendo notizie sulle violazioni dei diritti umani ovunque avvengano.

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Da Roma imperiale all’anno Mille