Quando aumenta il benessere
L’innalzamento del livello medio di benessere riguarda invece, soprattutto, i Paesi che stanno vivendo la seconda fase della transizione demografica o che ne sono appena usciti, come Cina, India, Brasile. In questi Paesi un’importante fetta della popolazione sta uscendo dalla povertà, e altri stanno formando una “classe media” analoga, quanto a ricchezza e stili di vita, a quella presente nei Paesi avanzati dell’Europa e del Nord America. Questo sviluppo è senza dubbio un fatto positivo, che contribuisce a ridurre le disparità fra i vari Paesi del mondo per quanto riguarda la qualità della vita; d’altra parte, però, un tale aumento del livello di benessere ha un costo importante in termini di consumo di risorse ed energia.
Passare dalla povertà a una condizione migliore significa, per molti nuclei familiari, avere a disposizione elettrodomestici, un veicolo a motore, consumare cibi più vari e che richiedono un notevole dispendio di risorse per essere prodotti (come la carne): tutti questi cambiamenti comportano un cospicuo aumento dell’impronta energetica ed ecologica, quindi dell’impatto sull’ambiente. Per esempio, uno degli indicatori standard del livello di benessere di un Paese è il numero di automobili in rapporto agli abitanti.
Pensiamo al caso della Cina, dove lo sviluppo economico sta portando alla formazione di una folta classe media: attualmente in Cina sono in circolazione 90 automobili ogni 1000 abitanti; se la diffusione del benessere portasse questo dato al livello di quello degli Stati Uniti, che è quasi quattro volte maggiore con 357 auto ogni 1000 abitanti, in Cina arriverebbero a circolare quasi mezzo miliardo di auto, con conseguenze incalcolabili in termini di consumo di energia e soprattutto di inquinamento.
È evidente che un aumento generalizzato del livello di benessere nei Paesi emergenti non sarà sostenibile ancora a lungo, a meno che non ci sia un radicale ripensamento del concetto di “benessere” in termini di sostenibilità energetica e ambientale, e che gli stessi Paesi avanzati avviino un processo di “decrescita” che porti a un minor consumo di risorse pur mantenendo alti gli standard di vita.