TEMA 7 Demografia e popolazione mondiale

7.1 Una popolazione in costante aumento

Nel 2016 la popolazione mondiale si stima sia arrivata a 7 miliardi e 460 mila individui. Se pensiamo che nell’anno 1800 l’intero pianeta era abitato da circa 1 miliardo di persone e nel 1927 da 2 miliardi, è chiaro che negli ultimi decenni si è verificata una rivoluzione demografica. La crescita della popolazione mondiale è un fenomeno tuttora in corso: si stima che nell'ultimo anno gli abitanti del mondo siano aumentati di circa 80 milioni, e sarebbero stati molti di più se alcuni Paesi, prima fra tutti la Cina, non avessero adottato politiche per il controllo delle nascite. La Cina, con 1 miliardo e 367 milioni di cittadini (cioè quasi il 20% della popolazione mondiale), è appunto uno dei due Paesi che contano oltre 1 miliardo di abitanti, insieme all’India, con una popolazione di quasi 1 miliardo e 300 milioni di persone.

Se i dati passati e presenti mostrano una crescita straordinaria negli ultimi decenni, è difficile prevedere quale sarà l’andamento della popolazione mondiale nel futuro. Tutte queste dinamiche relative ai cambiamenti di una popolazione sono oggetto di studio della demografia ( focus).

L’opinione dei demografi è che l’aumento proseguirà nei prossimi anni, ma che il tasso di crescita diminuirà progressivamente fino ad azzerarsi, e a quel punto la popolazione del mondo si stabilizzerà. Non ci sarà quindi, probabilmente, l’aumento demografico incontrollato e inarrestabile prospettato dalle previsioni più catastrofiche (la tanto temuta “bomba demografica”, come vedremo). Il problema è però capire quando si verificherà questa stabilizzazione, e se nel frattempo il pianeta sarà riuscito ad assorbire, in termini di consumo di risorse e degrado ambientale, una popolazione così numerosa.

I motivi della crescita demografica 

Quali sono le ragioni di questa straordinaria crescita? Si tratta in gran parte delle stesse motivazioni che, come abbiamo visto nel Tema 5, hanno determinato un forte incremento della popolazione urbana: la meccanizzazione (e dunque la maggiore efficienza del lavoro dell’uomo) dell’agricoltura e delle altre attività del settore primario, e quindi un aumento della quantità e della qualità del cibo disponibile.

Nello stesso tempo, il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e i progressi nel campo della medicina hanno portato in molti Paesi a una netta diminuzione del tasso di mortalità (soprattutto quella infantile) e a un allungamento della speranza di vita. Le persone hanno cominciato a vivere più a lungo.

Tutti questi fenomeni, e la conseguente crescita della popolazione, si sono verificati dapprima nei Paesi europei, nordamericani e in Giappone tra l’inizio del XIX secolo e la metà del XX (ancora in modo simile a quanto avvenuto per l’aumento dell’urbanizzazione); oggi la popolazione di questi Paesi è in calo (se non si tiene conto dell’apporto degli immigrati).

Il processo invece è ancora in pieno svolgimento nei Paesi in via di sviluppo ed emergenti, che a causa della loro più alta popolazione “di partenza” stanno assistendo a un aumento demografico molto maggiore di quello già vissuto dai Paesi avanzati. Come si può osservare nel planisfero ( carta), i Paesi con la crescita maggiore sono quelli africani, seguiti da quelli dell’Asia meridionale e dell’America Latina.

Tasso di crescita della popolazione nei Paesi del mondo.

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FOCUS

Demografia e indicatori demografici
La demografia – dal greco démos, “popolo”, e gráfos, “misura” o “descrizione” – è lo studio delle dinamiche di una popolazione, che sono espresse dai cosiddetti indicatori demografici. Ecco i principali.
Il tasso di natalità esprime il numero di nascite avvenute in una popolazione nell’arco di un anno, e si indica di solito come il numero di nati ogni 1000 membri della popolazione. Il tasso di natalità della popolazione mondiale nel 2015 è stato di 18,5, cioè sono nati 18,5 bambini ogni 1000 abitanti. Esprimendo invece questo dato come percentuale del totale, il tasso di natalità mondiale è stato pari all’1,85%.
Il tasso di mortalità è calcolato in modo analogo: indica il numero di morti ogni 1000 abitanti in un anno. Il tasso di mortalità della popolazione mondiale nel 2012 è stato di 7,9.
Il tasso di mortalità infantile indica il numero di bambini di una popolazione morti prima di raggiungere un anno di età; si esprime in numero di morti ogni 1000 nascite in un anno. Il tasso di mortalità infantile nel mondo nel 2015 era di 34,1.
Il tasso di fecondità indica il numero medio di figli che una donna di una certa popolazione dà alla luce nel corso della sua vita. Nel 2015, nel mondo, era di 2,42, il che significa che una donna partorisce in media due figli e mezzo.
La speranza di vita indica il numero medio di anni che un individuo di una popolazione può aspettarsi di vivere al momento della sua nascita. Poiché le donne sono in genere più longeve degli uomini, spesso si distingue tra speranza di vita maschile e speranza di vita femminile. Nel mondo la speranza di vita, nel 2015, era di 67 anni per gli uomini e 71 per le donne.
Il tasso di crescita di una popolazione, infine, si ricava sottraendo il tasso di mortalità al tasso di natalità e aggiungendo la differenza data dagli individui che si aggiungono a una popolazione oppure la lasciano (immigrazione ed emigrazione). Il tasso può essere positivo (la popolazione sta aumentando) o negativo (sta diminuendo) ed è generalmente espresso in percentuale. Nel 2015 il tasso di crescita è stato pari all’1,06%; la popolazione mondiale è cioè aumentata in un anno di una persona per ogni 100 presenti all’inizio di quel periodo.

GUIDA ALLO STUDIO

  • Quanti sono gli uomini e le donne che abitano il pianeta Terra?
  • A che cosa è dovuta la crescita demografica degli ultimi due decenni?

Il nuovo Storia&Geo - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille