Nel 2016 la popolazione mondiale si stima sia arrivata a 7 miliardi e 460 mila individui. Se pensiamo che nell’anno 1800 l’intero pianeta era abitato da circa 1 miliardo di persone e nel 1927 da 2 miliardi, è chiaro che negli ultimi decenni si è verificata una rivoluzione demografica. La crescita della popolazione mondiale è un fenomeno tuttora in corso: si stima che nell'ultimo anno gli abitanti del mondo siano aumentati di circa 80 milioni, e sarebbero stati molti di più se alcuni Paesi, prima fra tutti la Cina, non avessero adottato politiche per il controllo delle nascite. La Cina, con 1 miliardo e 367 milioni di cittadini (cioè quasi il 20% della popolazione mondiale), è appunto uno dei due Paesi che contano oltre 1 miliardo di abitanti, insieme all’India, con una popolazione di quasi 1 miliardo e 300 milioni di persone.
Se i dati passati e presenti mostrano una crescita straordinaria negli ultimi decenni, è difficile prevedere quale sarà l’andamento della popolazione mondiale nel futuro. Tutte queste dinamiche relative ai cambiamenti di una popolazione sono oggetto di studio della demografia (▶ focus).
L’opinione dei demografi è che l’aumento proseguirà nei prossimi anni, ma che il tasso di crescita diminuirà progressivamente fino ad azzerarsi, e a quel punto la popolazione del mondo si stabilizzerà. Non ci sarà quindi, probabilmente, l’aumento demografico incontrollato e inarrestabile prospettato dalle previsioni più catastrofiche (la tanto temuta “bomba demografica”, come vedremo). Il problema è però capire quando si verificherà questa stabilizzazione, e se nel frattempo il pianeta sarà riuscito ad assorbire, in termini di consumo di risorse e degrado ambientale, una popolazione così numerosa.