4.2 LE ORIGINI DI ROMA

Laboratorio DELLE FONTI 

LE IMMAGINI

Le classi di censo e i reparti dell’esercito

La leva dei soldati romani, come abbiamo visto, dipendeva dal censo, perché ognuno doveva provvedere personalmente all’acquisto del proprio armamento. I reparti dell’esercito erano perciò suddivisi in base alle classi censitarie.
Le legioni erano innanzitutto suddivise in fanteria e cavalleria. I cavalieri (equites), membri dell’aristocrazia senatoria o ricchi plebei, erano disposti sui lati dello schieramento e accorrevano in soccorso dei soldati in difficoltà.
La fanteria era invece composta da diversi reparti. I velites, i cittadini più poveri, erano armati soltanto di giavellotto, gladio e di un piccolo scudo (fanteria leggera). L’armamento leggero consentiva loro notevole velocità nei movimenti: dopo aver attaccato il nemico per creare disordine nelle sue prime file, si allontanavano rapidamente dal campo di battaglia per lasciare spazio ai reparti meglio equipaggiati.
Gli hastati, armati di una corazza di cuoio rinforzata da piastre di ferro e dotati di un grande scudo, dell’elmo e di una lancia (fanteria pesante), erano i soldati più giovani, membri delle classi censitarie elevate. Essi sostenevano il peso maggiore delle battaglie e combattevano suddivisi in manipoli di 120-150 soldati.
Ben equipaggiati erano anche i principes, i soldati migliori, che entravano in campo quando gli hastati si trovavano in difficoltà. Nelle retrovie, infine, prendevano posto i triarii, veterani che, forti della loro esperienza, intervenivano per evitare la sconfitta in battaglie dall’esito incerto.  

Rilievi, statue e ricostruzioni 

Palazzo dei Conservatori, Roma (immagine 1);
Museo della civiltà romana, Roma (immagine 2);
Museo archeologico di Istanbul, Turchia (immagine 3);
Museo nazionale d’Abruzzo (immagine 4).

LE MACCHINE DA GUERRA

La forza dell’esercito romano dipendeva in misura consistente anche dall’impiego di macchine da guerra, fondamentali sia in campo aperto, sia negli assedi delle città. Tra queste macchine belliche, le più note sono: l’onagro e la catapulta, con cui si lanciavano massi e altri proiettili a grande distanza; l’ariete, un carro dotato di un palo con punta di metallo per sfondare porte e fortificazioni; la ballista, una sorta di enorme balestra; la testuggine, un veicolo dotato di ruote e coperto da scudi, che consentiva ai soldati di avvicinarsi agli obiettivi tenendosi al riparo dalle frecce; infine, le torri mobili con ponte levatoio, che consentivano di superare le mura nemiche.


  • Qual era l’armamento previsto per un cavaliere? 
  • Di quali armi era dotato un soldato di fanteria leggera? 
  • A che cosa servivano le macchine da guerra?

Il nuovo Storia&Geo - volume 1
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Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana