3.5 L’ETÀ ELLENISTICA

 DOSSIER CIVILTÀ

L’Oriente in epoca ellenistica

Sfruttando le vie di terra del continente asiatico e le rotte marittime fra l'Oriente e la Mesopotamia, i regni ellenistici stabilirono intensi contatti diplomatici e commerciali con l'Asia orientale, che favorirono lo scambio di informazioni e di innovazioni culturali e tecnologiche tra il mondo mediterraneo e l'Estremo Oriente.
I rapporti più intensi furono stabiliti con l'India. In questa regione la disgregazione del regno seleucide, nel III secolo a.C., favorì l'espansione del regno Maurya che, sotto la guida del sovrano Asoka, raggiunse la sua massima espansione inglobando anche le zone settentrionali del subcontinente indiano. La solidità del regno si basava su un forte potere centrale, che fu in grado di dare notevole impulso allo sviluppo delle attività commerciali. Al suo interno si diffuse la religione buddista, nata nel VI secolo a.C. dalla predicazione di un membro di una famiglia nobile dell'India settentrionale, Siddharta Gautama, successivamente detto Buddha (“illuminato”).
Nel II secolo a.C. si affermò in India la dinastia Shunga (185-72 a.C.), seguace della religione tradizionale induista. Fu un periodo di guerre tra le diverse comunità indiane, che provocarono la divisione dell'India in vari Stati indipendenti e favorirono l'espansione dei Parti nei territori nordoccidentali.
In Cina, intanto, dopo un periodo di frammentazione e di contese tra piccoli regni indipendenti, nel III secolo a.C. la dinastia Ch'in (da cui deriva il nome attuale del Paese) promosse un'opera di riunificazione e realizzò importanti lavori pubblici: la costruzione di vie di comunicazione terrestri, la canalizzazione dei grandi fiumi e l'edificazione di una barriera difensiva che proteggesse il territorio dalle invasioni dei nomadi del Nord-Ovest. Questa “grande muraglia” fu realizzata collegando le fortificazioni erette dai sovrani precedenti, ed è ancora oggi esistente grazie alle opere di consolidamento effettuate dagli imperatori cinesi del XV secolo d.C., che continuarono a utilizzarla come barriera contro le invasioni e per consentire rapidi e sicuri spostamenti di truppe fra le montagne della Cina settentrionale.
Alla fine del III secolo a.C., ai Ch'in subentrò la dinastia Han (206 a.C. -220 d.C.), che continuò l'opera di accentramento del potere nelle mani dell'imperatore. In questo periodo furono poste le basi dell'impero cinese, che sarebbe durato fino al XX secolo. L'unità dell'impero si fondò sull'adozione di monete, pesi, misure e sistemi di scrittura comuni a tutto il territorio, oltre che sulla costruzione di strade per facilitare gli scambi commerciali. Grande importanza assunse la via della seta, che collegava la Cina alla Siria.
L'amministrazione dell'economia e della giustizia era gestita dai funzionari imperiali, ricchi proprietari terrieri, mentre le condizioni di vita dei contadini rimanevano molto difficili, sottoposti com'erano a ingenti tributi per finanziare le opere pubbliche e per mantenere l'esercito imperiale.

Il nuovo Storia&Geo - volume 1
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Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana