La gestione dell’acqua: un bene indispensabile, ma limitato
Nella nostra quotidianità siamo abituati ad avere a disposizione grandi quantità di acqua potabile, ma quasi un quarto della popolazione mondiale non ha accesso diretto a questo bene. Vastissime zone del pianeta sono infatti caratterizzate da un clima arido (per esempio i deserti africani o le aree fredde dell’America e dell’Asia settentrionale), con scarse precipitazioni e riserve idriche insufficienti. La disponibilità media giornaliera di acqua potabile di un abitante dei Paesi ricchi è circa 30 volte superiore a quella degli abitanti del continente africano.
Anche le nazioni più sviluppate, comunque, rischiano di essere colpite dalla scarsità di risorse idriche dovuta agli sprechi e all’inquinamento delle falde acquifere. La soluzione a questi problemi consiste in una gestione più equilibrata di tutte le risorse naturali. Non si tratta soltanto dell’acqua, ma dell’ambiente in generale: per migliorare la gestione delle risorse idriche a livello globale è infatti necessario intraprendere misure che riguardino sia la riduzione degli sprechi e dell’inquinamento, sia la tutela dei territori dai rischi di dissesto idrogeologico.
Ridurre gli sprechi e l’inquinamento è anche dovere di ogni cittadino. Riconsiderare le abitudini consolidate contribuirebbe in modo efficace alla salvaguardia delle acque potabili, riducendone il consumo. Evitare lavaggi superflui di indumenti e stoviglie o scegliere per l’igiene personale la doccia anziché il bagno (quest’ultimo richiede maggiori quantità di acqua) sono le classiche “gocce nel mare” che, insieme a tante altre, riducono i rischi per la salute dell’umanità intera.
A partire da questo principio, nel 1970 l’Onu ha istituito la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), che si celebra il 22 aprile di ogni anno. L’iniziativa, nata per sensibilizzare la popolazione mondiale sulla necessità di tutelare le risorse naturali del pianeta, coinvolge quasi duecento Paesi.
Nella nostra nazione le strutture organizzative di Earth Day Italia si impegnano ogni anno a sostenere iniziative volte a raccogliere fondi, a stimolare l’interazione tra comunità scientifica, istituzioni e imprese e a promuovere l’innovazione tecnologica e il progresso culturale. Tra le iniziative concrete proposte (consultabili sul sito internet www.earthdayitalia.org) vi sono alcune semplicissime regole di comportamento che riguardano proprio il consumo di acqua: verificare che i rubinetti dei nostri servizi igienici siano ben chiusi dopo l’uso (basta una sola goccia al secondo per perdere centinaia di litri di acqua in un anno) e chiudere temporaneamente i rubinetti dell’acqua mentre ci si insapona o ci si lava i denti (in soli quattro minuti vengono infatti sprecati ben 50 litri).