2.5 - Le risorse idriche

2a L’AMBIENTE: RISORSE E PROBLEMI

2.5 Le risorse idriche

Le riserve idriche hanno sempre costituito un bene primario per la sopravvivenza degli esseri umani. L’acqua è infatti indispensabile alla vita: ogni individuo ha bisogno in media di 1,5 litri di acqua al giorno, e se un essere umano può affrontare un digiuno prolungato senza subire conseguenze irrimediabili, sono sufficienti quattro giorni di mancata assunzione di liquidi per morire.

Le risorse idriche, inoltre, sono fondamentali per tutte le attività economiche: senza acqua sarebbe impossibile coltivare campi e produrre manufatti artigianali e industriali. L’agricoltura, in particolare, necessita di grandi quantità di acqua: come ai tempi delle antiche civiltà idrauliche, tuttora le risorse idriche sono utilizzate in gran parte per le esigenze agricole (70%), e soltanto in misura minore per l’industria (20%) e per gli usi domestici (10%).

La scarsità di acqua 

Si potrebbe pensare che l’acqua sia un bene inesauribile e facilmente disponibile: grazie al suo ciclo, che garantisce una continua compensazione tra evaporazioni e precipitazioni piovose, è infatti una risorsa rinnovabile; la superficie terrestre, inoltre, è ricoperta per più di due terzi da distese di acqua. Tuttavia, la maggior parte di queste risorse idriche è inutilizzabile da parte degli esseri umani, perché composta da acqua salata. L’acqua dolce, invece, si trova per lo più nei ghiacciai, difficili da raggiungere, e nelle falde acquifere (o freatiche), situate nelle profondità del sottosuolo.

La relativa scarsità e le difficoltà di approvvigionamento di acqua dolce sono poi aggravate dall’inquinamento, che rende spesso inutilizzabili le falde sotterranee. Uno dei principali fattori di mortalità tra le popolazioni dei Paesi più poveri del mondo, con circa 5 milioni di decessi all’anno, dipende proprio dalle malattie contratte in seguito alla contaminazione delle acque.

GUIDA ALLO STUDIO

  • In che senso l’acqua è un bene primario?
  • Per quale attività economica è prevalentemente utilizzata l’acqua?
  • Perché l’acqua potabile è relativamente scarsa?
  • Che cosa sono le falde freatiche?

La gestione dell’acqua: un bene indispensabile, ma limitato

Nella nostra quotidianità siamo abituati ad avere a disposizione grandi quantità di acqua potabile, ma quasi un quarto della popolazione mondiale non ha accesso diretto a questo bene. Vastissime zone del pianeta sono infatti caratterizzate da un clima arido (per esempio i deserti africani o le aree fredde dell’America e dell’Asia settentrionale), con scarse precipitazioni e riserve idriche insufficienti. La disponibilità media giornaliera di acqua potabile di un abitante dei Paesi ricchi è circa 30 volte superiore a quella degli abitanti del continente africano.

Anche le nazioni più sviluppate, comunque, rischiano di essere colpite dalla scarsità di risorse idriche dovuta agli sprechi e all’inquinamento delle falde acquifere. La soluzione a questi problemi consiste in una gestione più equilibrata di tutte le risorse naturali. Non si tratta soltanto dell’acqua, ma dell’ambiente in generale: per migliorare la gestione delle risorse idriche a livello globale è infatti necessario intraprendere misure che riguardino sia la riduzione degli sprechi e dell’inquinamento, sia la tutela dei territori dai rischi di dissesto idrogeologico.

Ridurre gli sprechi e l’inquinamento è anche dovere di ogni cittadino. Riconsiderare le abitudini consolidate contribuirebbe in modo efficace alla salvaguardia delle acque potabili, riducendone il consumo. Evitare lavaggi superflui di indumenti e stoviglie o scegliere per l’igiene personale la doccia anziché il bagno (quest’ultimo richiede maggiori quantità di acqua) sono le classiche “gocce nel mare” che, insieme a tante altre, riducono i rischi per la salute dell’umanità intera.

A partire da questo principio, nel 1970 l’Onu ha istituito la Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), che si celebra il 22 aprile di ogni anno. L’iniziativa, nata per sensibilizzare la popolazione mondiale sulla necessità di tutelare le risorse naturali del pianeta, coinvolge quasi duecento Paesi.

Nella nostra nazione le strutture organizzative di Earth Day Italia si impegnano ogni anno a sostenere iniziative volte a raccogliere fondi, a stimolare l’interazione tra comunità scientifica, istituzioni e imprese e a promuovere l’innovazione tecnologica e il progresso culturale. Tra le iniziative concrete proposte (consultabili sul sito internet www.earthdayitalia.org) vi sono alcune semplicissime regole di comportamento che riguardano proprio il consumo di acqua: verificare che i rubinetti dei nostri servizi igienici siano ben chiusi dopo l’uso (basta una sola goccia al secondo per perdere centinaia di litri di acqua in un anno) e chiudere temporaneamente i rubinetti dell’acqua mentre ci si insapona o ci si lava i denti (in soli quattro minuti vengono infatti sprecati ben 50 litri).

Il nuovo Storia&Geo - volume 1
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