GEO OGGI - La stretta sull’immigrazione

OCEANIA

LA POPOLAZIONE

Pur essendo il sesto Paese del mondo per estensione, l’Australia è abitata da soli 22 milioni di persone, poco più del doppio di quelli della Lombardia. La densità media è intorno ai 3 ab./km2 e nelle regioni interne scende a 0,03 ab./km2.

Ordinamento dello Stato: monarchia parlamentare

L’Australia fa parte del Commonwealth britannico ed è ufficialmente una monarchia parlamentare con a capo il sovrano del Regno Unito. Si tratta però di una carica formale: il sistema di Governo è in realtà retto da un Consiglio esecutivo guidato per sei anni da un Primo Ministro, di solito il leader del partito che vince le elezioni.
Il Primo Ministro ha il compito di indicare il nome di un Governatore generale, che è formalmente il rappresentante della regina. L’attività legislativa è svolta da un Parlamento bicamerale (Senato e Camera dei rappresentanti). L’amministrazione territoriale è suddivisa in sei Stati e tre Territori, retti ognuno da un proprio Governatore.

Una società urbana ed ”europea”

La popolazione australiana si concentra nelle aree urbane costiere disposte lungo l’asse che unisce Brisbane, Sydney, Melbourne e Adelaide, modernissime metropoli di tipo europeo. In tutto il resto del Paese l’unica importante città è Perth, sulla costa sud-occidentale. A differenza delle altre grandi città australiane, la capitale Canberra si trova nell’entroterra ed è stata costruita dal nulla all’inizio del Novecento proprio per ospitare la sede del Governo e del Parlamento.
Circa il 90% della popolazione è di origini europee, con una prevalenza di inglesi e irlandesi. Gli aborigeni sono oltre 500.000.
L’Australia ha sempre attuato una politica di severo contenimento dell’immigrazione, aperta in un primo tempo ai soli anglosassoni ed estesa poi agli altri europei, tra cui italiani e greci, che costituiscono cospicue comunità. A partire dagli anni Settanta del Novecento il Governo ha abbandonato gradualmente la cosiddetta White Australian Policy (Politica dell’Australia bianca) e ha consentito l’ingresso anche agli asiatici (tra cui molti libanesi, vietnamiti e cinesi), tanto che oggi circa il 12% della popolazione dichiara di avere almeno in parte origini asiatiche.

 >> pagina 361 

GEOOGGI

La stretta sull’immigrazione

L’Australia è ai primi posti nelle classifiche dei Paesi con il più alto livello di benessere, ma il “sogno australiano” è destinato a non realizzarsi per la maggioranza degli stranieri che intendono iniziare qui una nuova vita. L’Australia ha infatti una delle politiche di immigrazione più restrittive del mondo, e le norme si sono fatte via via più rigide negli ultimi decenni. In particolare, chi vuole trasferirsi in Australia deve dimostrare, ancor prima di partire, di avere una concreta opportunità di lavoro nel Paese e i mezzi finanziari per mantenersi, compresa la possibilità di trovare casa. Il risultato è che l’immigrazione è stata limitata perlopiù a persone con alti livelli di istruzione e professionalità, provenienti da Paesi avanzati.
Queste norme così rigide non scoraggiano però le decine di migliaia di persone che ogni anno cercano di giungere in Australia illegalmente, soprattutto dai Paesi del Sud-Est asiatico, a bordo di navi e imbarcazioni di fortuna. La politica australiana nei confronti dell’immigrazione clandestina è estremamente rigida: la maggior parte dei clandestini è intercettata direttamente in mare e trasferita in “campi di raccolta” allestiti in Paesi terzi, come Papua Nuova Guinea e la Repubblica di Nauru. Qui gli immigrati attendono di essere espulsi nei rispettivi Paesi di origine, poiché sono pochissimi coloro che ottengono l’asilo politico. L’ONU e le organizzazioni internazionali per i diritti umani hanno più volte criticato le autorità australiane per le precarie condizioni in cui si trovano i migranti in questi centri di detenzione.

L’ECONOMIA

L’economia australiana è tra le più sviluppate del mondo, e il Paese è in cima alla classifica degli Stati più ricchi del pianeta.

Allevamento ovino e viti

Il settore primario è straordinariamente avanzato. La produzione agricola, pur soggetta alle condizioni climatiche, è infatti variegata e abbondante: cereali, frutta, agrumi, ortaggi, legumi, canna da zucchero, cotone, lino, colza e tabacco. Molto praticato è anche l’allevamento, soprattutto quello di ovini. L’Australia si pone così come uno dei principali esportatori di prodotti agricoli, in particolare di frumento e lana; negli ultimi decenni si è aggiunto anche il vino, di cui il Paese è diventato un forte produttore.

Industria diversificata, finanza e turismo

Un’altra notevole fonte di ricchezza è rappresentata dal settore minerario: petrolio, diamanti, gas naturale, carbone, ferro, manganese, uranio e oro sono solo una parte dei prodotti dell’attività estrattiva.
L’Australia dispone anche di una forte industria, attiva in molti comparti: siderurgico, metallurgico, meccanico, elettrico, elettronico, automobilistico, tessile, navale, chimico e farmaceutico.
Molto sviluppato è inoltre il settore finanziario: la Borsa di Sydney è una delle principali dell’area del Pacifico. Grazie a un’efficiente organizzazione e a vantaggiose tariffe aeree, il Paese ha sviluppato infine un considerevole settore turistico, che ha in Sydney, nel Parco Nazionale di Uluru-Ayers Rock e nella Gran Barriera Corallina le sue principali mete.

Geoblog - volume 3
Geoblog - volume 3
Il mondo