UNA GIORNATA A...

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Puoi iniziare dalla celebre Sydney Opera House, l’edificio simbolo della città.
Con le sue vele bianche, sembra una grande nave pronta a salpare nelle acque della baia. Ti troverai in compagnia di tanti turisti, ma non te la puoi perdere.

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È arrivato il momento di andare in spiaggia! Bondi Beach, a un quarto d’ora di treno dal centro, è la spiaggia di surfisti più famosa del mondo: da una parte c’è l’oceano con le sue onde incredibili, dall’altra tanti chioschi, ristoranti e negozi che vendono di tutto per il surf. Qui cavalcare le onde non è solo uno sport, ma un vero e proprio stile di vita.

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Se vuoi lasciarti alle spalle le spiagge affollate e perderti nella natura, prendi il tram storico e scendi in una delle stazioni che circondano il Royal National Park.
Potrai fare escursioni lungo le spettacolari scogliere o fare il bagno in una delle calette.

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È ora di tornare in città: ti consiglio di fare una passeggiata sul lungomare a Darling Harbour. Si incontra gente di ogni nazionalità, turisti e locali.
Sembra che ogni straniero emigrato in Australia abbia aperto un locale qui: ci sono ristoranti malesi, coreani, libanesi, italiani, argentini...

NUMEROSE AREE VERDI... MA PER QUANTO ANCORA?

Sydney è una delle città più “verdi” del mondo. Parchi e giardini sono numerosi e molto ampi in rapporto alla popolazione, e nell’area metropolitana si trovano ben 8 parchi nazionali. Affinché Sydney raggiunga la piena sostenibilità ambientale entro il 2030, l’amministrazione cittadina ha varato un ambizioso piano che prevede la riduzione delle emissioni inquinanti, il riciclo di tutti i rifiuti prodotti nell’area urbana e il completo soddisfacimento della domanda di energia per mezzo di fonti rinnovabili.
Per l’alta qualità della vita, Sydney è una delle mete preferite sia dagli stranieri sia dagli australiani, che si trasferiscono qui attirati dalle opportunità di lavoro, e negli ultimi anni la sua popolazione è notevolmente cresciuta. Ciò ha provocato una maggiore richiesta di servizi, di parcheggi e di centri commerciali a scapito delle aree verdi, perciò sono sempre più frequenti le campagne di ambientalisti e residenti che protestano per la trasformazione dei parchi pubblici in parcheggi o strutture sportive.