Thailandia

ASIA – SUD-EST ASIATICO

THAILANDIA

IL TERRITORIO E IL CLIMA

La Thailandia, detta anche Siam, occupa la parte centrale della penisola dell’Indocina e una parte della Penisola di Malacca. Confina a nord e a est con il Laos, a sud-ovest con la Cambogia, a sud con la Malaysia e a nord e a ovest con il Myanmar (ex Birmania). È inoltre bagnata a sud-est dal Mar Cinese Meridionale e a sud-ovest dal Mar delle Andamane.

Il centro dell’Indocina

Il territorio thailandese è separato dai Paesi vicini da confini naturali piuttosto netti. Il confine occidentale con il Myanmar e la parte più settentrionale della frontiera con il Laos sono segnati da sistemi montuosi e collinari, come i Monti Dawna, i Colli Shan e i Monti Thanon Thong Chai. Gran parte del restante confine con il Laos (circa 850 km), più a est, è tracciata invece dal corso del fiume Mekong. Tali confini naturali racchiudono due regioni interne principali: a ovest si estende una pianura alluvionale costituita dal bacino del fiume Menam (372 km), a est si trova la regione dell’Isan.
La Thailandia spartisce inoltre con il Myanmar la porzione settentrionale della Penisola di Malacca, che si protende verso sud dalla più ampia penisola dell’Indocina. La parte più stretta della penisola è l’Istmo di Kra, una sottile striscia di terra che divide il Mar delle Andamane a ovest dal Golfo di Thailandia a est.
Il territorio è caratterizzato da due climi principali: le montagne e l’interno hanno un clima detto “della savana”, con l’alternarsi di una stagione delle piogge (da maggio a ottobre) e una stagione secca (da novembre ad aprile); a sud e sulle coste il clima è invece tropicale umido, dominato dall’azione dei monsoni.

LA POPOLAZIONE

Gli oltre 67 milioni di thailandesi si concentrano lungo le coste, in corrispondenza dei grandi centri urbani, e nelle fertili pianure coltivate a riso. La città più importante, e il cuore della vita economica, sociale e culturale thailandese, è la capitale Bangkok, una caotica metropoli in costante crescita e modernizzazione con 8 milioni di abitanti (15 nell’area metropolitana).

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Thai e minoranze integrate

Il 96% della popolazione appartiene all’etnia thai, mentre il 2% è di origine birmana.
La lingua ufficiale, parlata dalla maggioranza della popolazione, è il thai. La seconda lingua ufficiale è l’inglese, che però è conosciuto solo dalla popolazione con un alto grado di istruzione e da quanti lavorano nel settore turistico.
Quasi il 95% dei thailandesi è buddista, appartenente alla scuola Theravada, la forma di Buddismo prevalente nel Sud-Est asiatico. Sono invece poco meno del 5% i musulmani, concentrati soprattutto tra i membri della minoranza malese residente nelle province meridionali.

Ordinamento dello Stato: monarchia

La Thailandia è una monarchia costituzionale, il re è formalmente capo di Stato, ma i suoi poteri sono perlopiù rappresentativi e l’effettivo potere esecutivo è nelle mani del Primo Ministro, eletto dal Parlamento. Nonostante i suoi poteri siano limitati, la figura del re è molto rispettata dalla popolazione thailandese e sono in vigore leggi che puniscono severamente i reati di “lesa maestà”.
Nel corso della sua storia recente la Thailandia ha vissuto momenti di instabilità politica e di crisi istituzionale, l’ultimo dei quali si è verificato nel 2014, quando una giunta militare ha preso il potere con un colpo di Stato.

L’ECONOMIA

La Thailandia è un’economia emergente ed è considerata un Paese di nuova industrializzazione. Dopo il boom economico che ha interessato il Paese tra la fine degli anni Ottanta e Novanta del Novecento, l’espansione economica ha conosciuto un rallentamento anche a causa dell’instabilità politica interna.

Riso e turismo

Il pilastro dell’agricoltura thailandese è il riso: il Paese è al sesto posto tra le nazioni produttrici di riso, con il 55% delle terre coltivabili dedicato alla risicoltura, ed è addirittura il secondo esportatore mondiale. Si praticano molto anche l’allevamento, soprattutto suino, e la pesca lungo le coste. Il sottosuolo è ricco di materie prime: la Thailandia è il secondo produttore mondiale di tungsteno e il terzo di stagno.
L’economia ha una buona base industriale: sono particolarmente presenti i settori agroalimentare, tessile, automobilistico e della produzione di beni di consumo come apparecchi elettronici e prodotti plastici.
Tra i servizi è molto sviluppato il commercio, mentre sono in costante crescita i settori bancario e finanziario. Il turismo, infine, riveste un’importanza sempre maggiore e genera quasi il 10% del PIL del Paese.

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