ASIA – SUD-EST ASIATICO

GEOPATRIMONIO

LE FORESTE TROPICALI di Sumatra

In passato l’isola indonesiana di Sumatra era interamente coperta da lussureggianti foreste tropicali. L’espansione degli insediamenti e delle attività umane ha progressivamente ridotto l’estensione del manto di foresta, ma ampi tratti sopravvivono nell’entroterra, lontano dalle coste più densamente popolate, e in particolare in corrispondenza delle selvagge alture dei Monti Barisan. Sono detti “le Ande di Sumatra” perché attraversano l’isola da parte a parte per 1700 km, costituendone la “spina dorsale”, e raggiungono i 3800 m di altezza con l’imponente Monte Kerinci, il più alto vulcano dell’Indonesia. Si trovano proprio in questa regione i tre grandi Parchi Nazionali di Gunung Leuser, di Kerinci Seblat e di Bukit Barisan Selatan, che nel 2004 l’UNESCO ha iscritto collettivamente nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità.
All’ombra delle loro impenetrabili foreste, dove cielo, montagne e acque si incontrano in paesaggi mozzafiato, i tre parchi nazionali custodiscono un patrimonio di biodiversità unico al mondo: oltre 10.000 specie di piante, 201 di mammiferi e 580 di uccelli. Molte di queste specie sono rare e a rischio di estinzione, come il rinoceronte di Sumatra, di cui restano solo 200 esemplari allo stato selvaggio, lo sfuggente leopardo nebuloso, difficilissimo da osservare per le sue abitudini notturne, e la tigre. Ma l’animale simbolo delle foreste indonesiane è l’orangutan, la scimmia antropomorfa che sopravvive solo nelle aree più selvagge di Sumatra e del vicino Borneo. A causa della progressiva riduzione del loro habitat, la popolazione di orangutan si è dimezzata negli ultimi 60 anni.


Per saperne di più: http://whc.unesco.org/en/list/1167

PERCHÉ VENGONO TUTELATE

Nel 2011 l’UNESCO ha inserito le foreste tropicali di Sumatra nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità a rischio, spiegando che nel giro di pochi anni la straordinaria ricchezza paesaggistica e naturalistica dei tre grandi parchi nazionali potrebbe scomparire per sempre. Il maggior pericolo è la deforestazione, l’abbattimento illegale di ampi tratti di foresta da parte di individui e compagnie senza scrupoli, che mirano sia a utilizzare il legname ottenuto a ricavare nuovi terreni per scopi agricoli, in particolare per la coltivazione della palma da olio. L’area da proteggere è vastissima e il Governo indonesiano non possiede le risorse necessarie per sorvegliare efficacemente le immense foreste e prevenire le attività illegali.
La seconda grande minaccia è il bracconaggio. La medicina tradizionale della Cina e di altri Paesi dell’Asia considera alcune parti di animali rari, tra cui il corno di rinoceronte e i denti di tigre, rimedi sovrani per ogni genere di malattia, perciò questi macabri trofei raggiungono prezzi altissimi sul mercato nero, alimentando la caccia illegale e mettendo a rischio la sopravvivenza degli animali più ricercati.

Geoblog - volume 3
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