Lettonia

EUROPA – REGIONE SARMATICA

LETTONIA

Edifici medievali nel centro di Riga.

Stretta fra l’Estonia a nord e la Lituania a sud, la Lettonia confina a est con la Russia, a sud-est con la Bielorussia e si affaccia a ovest sul Mar Baltico.
La Lettonia è quasi completamente pianeggiante, tranne qualche rilievo nella parte orientale. Il paesaggio è dominato da numerosi fiumi e laghi, che spesso si trasformano in paludi; il fiume maggiore è la Dvina Occidentale (1026 chilometri, di cui 400 in Lettonia). Le coste sono basse, sabbiose e presentano alcune zone umide; la linea costiera è caratterizzata dal grande Golfo di Riga.
Il clima è continentale, meno rigido a ovest per l’influsso del mare. Gran parte del territorio è occupata da foreste.
Dopo lunghe dominazioni da parte di Svezia e Russia, la Lettonia divenne parte dell’Unione Sovietica nel 1940, per poi conquistare l’indipendenza solo nel 1991. Oggi è una repubblica parlamentare, fa parte della UE dal 2004 e ha adottato l’euro nel 2014. Circa 700.000 persone vivono nella capitale Riga, la più grande città della regione baltica e sede di molte istituzioni. Un altro centro urbano è Daugavpils (96.000 abitanti), importante polo industriale.
In Lettonia vivono lettoni (61%), russi (26%) e alcune minoranze slave. La lingua ufficiale è il lettone, ma è molto parlato anche il russo. Coloro che professano una fede religiosa si dividono in cattolici, protestanti e ortodossi, ma quasi la metà dei lettoni si dichiara non religiosa o atea.
L’economia lettone ha subito una forte recessione nel biennio 2008-2010, per poi tornare lentamente a crescere negli anni successivi. Il 3% del PIL è dato dal settore primario: l’agricoltura produce cereali e patate, e l’allevamento è intensivo. Rilevanti sono lo sfruttamento forestale e la pesca. L’industria è specializzata nei settori meccanico, elettronico e delle telecomunicazioni. Tra i servizi sono importanti il turismo e il commercio.

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L’Europa