Geoblog - volume 2

EUROPA – REGIONE SARMATICA

L’ECONOMIA

Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica, l’economia russa ha vissuto una situazione contraddittoria: nonostante la ricchezza di materie prime e la presenza di aziende importanti, gran parte della popolazione viveva al limite della povertà. Negli ultimi anni la situazione ha visto un parziale miglioramento: la disoccupazione è diminuita e la percentuale della popolazione sotto la soglia di povertà si è abbassata. L’economia russa continua però a soffrire di due grandi problemi. Uno è l’eccessiva dipendenza dalla valuta estera ottenuta dall’esportazione di materie prime e risorse energetiche, che rende la situazione economica del Paese soggetta alle variazioni di prezzo di queste risorse sul mercato mondiale. L’altro è la disuguaglianza sociale: la ricchezza è nelle mani di pochi (Geo Oggi pagina 187) e manca la classe media numerosa e agiata che caratterizza le economie evolute.

L’agricoltura e le materie prime

L’agricoltura, praticata su vastissime distese di terreno, produce soprattutto cereali, patate e barbabietole. L’allevamento è molto praticato, ma soddisfa solo il consumo interno. L’immensa estensione delle foreste rende assai redditizio il settore dello sfruttamento e della lavorazione del legname. Molto importante la pesca, sia in mare (per esempio quella degli storioni nel Mar Caspio, dai quali si ricava il caviale) sia nei fiumi e nei laghi. Ma la vera ricchezza del settore primario è rappresentata dalle risorse minerarie: si estraggono carbone, petrolio, ferro, rame, argento, oro e altri metalli rari indispensabili per l’industria avanzata. Notevoli ricavi sono garantiti anche dall’estrazione dai ricchissimi giacimenti siberiani di petrolio e gas naturale, che vengono poi esportati in tutta Europa con oleodotti e gasdotti.

L’industria

L’industria russa spesso non riesce a competere con le altre industrie europee per l’arretratezza degli impianti e per la gestione poco efficiente. Preponderanti i settori siderurgico, metallurgico, minerario e automobilistico; importanti anche le produzioni del settore chimico, petrolchimico e farmaceutico. Più avanzate le industrie del settore navale, meccanico, elettronico e aeronautico.

I servizi

La Russia è uno dei Paesi meno colpiti dalla crisi del 2008, perché gli investimenti delle sue banche sono perlopiù basati su settori “solidi”, come le materie prime e l’industria pesante. Tuttavia, i settori commerciale, bancario e finanziario hanno risentito delle sanzioni economiche imposte dalla comunità internazionale per la politica aggressiva del Governo russo in Ucraina (Geo Oggi pagina 203).
La Russia ha una vasta rete ferroviaria che si estende per 85.000 chilometri e raggiunge anche le zone più remote dell’Asia, come quelle toccate dalla Transiberiana, la linea ferroviaria più lunga del mondo. Molto estesa anche la rete del trasporto su fiumi e canali, e in crescita il trasporto aereo. In condizioni peggiori, invece, il trasporto su gomma, che necessita di ampliamenti e ammodernamenti della rete stradale.

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L’Europa