Danimarca

EUROPA – REGIONE SCANDINAVA

DANIMARCA

Il paesaggio pianeggiante dello Jylland.

Il territorio della Danimarca si protende tra il Mare del Nord, che lo bagna a ovest e a nord, e il Mar Baltico, che lambisce invece le coste orientali del Paese. Solo a sud confina con la terraferma, più precisamente con la Germania.

IL TERRITORIO E IL CLIMA

La Danimarca è formata da una grande penisola, lo Jylland, e da una serie di penisole e isole minori, tra cui quella su cui sorge Copenaghen, la capitale.
Il territorio è completamente pianeggiante, attraversato da fiumi molto brevi e caratterizzato da laghi e zone paludose, oggi in buona parte bonificate attraverso un’intensa opera di canalizzazione.
Le coste orientali sono rocciose e ricche di insenature e fiordi, mentre il tratto costiero occidentale è basso e sabbioso.
Il clima è prevalentemente atlantico, molto umido, con fitte nebbie e piogge frequenti, soprattutto sul versante occidentale. Gli inverni non sono eccessivamente rigidi grazie all’azione mitigatrice della Corrente del Golfo.

LA STORIA E L’ORDINAMENTO POLITICO

La monarchia danese è la seconda monarchia più antica del mondo, dopo quella giapponese, e regna ininterrottamente da più di mille anni. Risale al tempo dei Vichinghi, che nell’XI secolo conquistarono anche l’Inghilterra, dando vita per alcuni decenni a un impero nordico sotto il re Canuto. Nei secoli successivi la Danimarca riuscì a mantenersi indipendente e a stringere alleanze e unioni con le vicine monarchie scandinave. Durante la Prima Guerra Mondiale si dichiarò neutrale e rimase estranea al conflitto, mentre nella Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, fu occupata dai nazisti, che incontrarono una fiera resistenza partigiana.
Dal 1849 la Danimarca è una monarchia costituzionale, e dal 1901 è di tipo parlamentare: il re (o la regina) ha compiti rappresentativi e di garante della Costituzione, mentre il potere legislativo è in mano a un Parlamento eletto dai cittadini.
Nel 2007 un’importante riforma amministrativa ha abolito le 13 storiche contee in cui era diviso il Paese e ha creato 5 regioni (Hovedstaden, Sjælland, Syddanmark, Midtjylland, Nordjylland). La stessa riforma ha fuso i comuni più piccoli in entità amministrative più grandi: i precedenti 270 comuni ora sono diventati 98.
La Danimarca ha sovranità sulle Isole Fær Øer, un arcipelago atlantico, e sulla Groenlandia. Entrambi i territori godono di ampia autonomia e stanno trattando per ottenere l’indipendenza.

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GEOOGGI

Il futuro della Groenlandia

La Danimarca sarà anche solo una piccola macchia sulla carta geografica dell’Europa, ma molti dimenticano che fa parte del territorio danese anche l’isola più grande del mondo, la Groenlandia. Il suo immenso territorio (ben 2.166.086 chilometri quadrati) si trova nel continente americano, tra il Canada e il Polo Nord, ed è quasi interamente ricoperto da uno strato di ghiaccio spesso fino a 3 chilometri. Gli unici insediamenti si trovano sulla costa meridionale e sono abitati da pochi coloni danesi, scienziati, e soprattutto da inuit, gli abitanti originari dell’isola, che noi chiamiamo anche, impropriamente, eschimesi. Nel 1979 la Danimarca ha concesso alla Groenlandia un’ampia autonomia amministrativa e nel 2009 gli abitanti dell’isola si sono espressi con un referendum a favore del pieno autogoverno. Oggi il Governo danese mantiene solo le competenze nell’ambito della politica estera e della difesa, e si prevede che nei prossimi anni la Groenlandia possa diventare uno Stato completamente indipendente e sovrano.
Tutto questo avviene in un momento cruciale per il futuro dell’isola. A causa del riscaldamento globale infatti la calotta ghiacciata groenlandese si sta lentamente assottigliando e i ghiacci si stanno ritirando da molte zone costiere. Il ritiro dei ghiacci potrebbe rendere più facile l’accesso al sottosuolo dell’isola, che è ricco di risorse minerarie ed energetiche, tra cui oro, petrolio, uranio e minerali rari utilizzati per la produzione di microchip e altri componenti dei dispositivi ad alta tecnologia. Il nuovo Governo groenlandese ha già concesso ad alcune compagnie minerarie internazionali il permesso di effettuare ricerche in molte zone, ma il timore delle associazioni ambientaliste è che lo sfruttamento minerario possa compromettere definitivamente il delicato ecosistema dell’isola, già seriamente minacciato dai cambiamenti climatici.


Per saperne di più: www.ilcaffegeopolitico.org/17156/groenlandia-terra-promessa

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LA POPOLAZIONE

In Danimarca la qualità della vita è molto alta, come in tutte le nazioni scandinave, e lo Stato garantisce un notevole benessere sociale: secondo un rapporto dell’UNESCO, la Danimarca può vantare il titolo di “Paese più felice della Terra”. Per quanto riguarda l’andamento demografico, il calo delle nascite è compensato dalla crescente immigrazione. Il 10% della popolazione è infatti composto da immigrati, arrivati perlopiù in epoca recente e provenienti soprattutto dai restanti Paesi Scandinavi, dai Paesi della ex Iugoslavia e dal Medio Oriente. Esiste anche una piccola comunità (circa 20.000 persone) formata da inuit provenienti dalla Groenlandia.
La lingua parlata dalla maggioranza della popolazione è il danese, mentre la religione più praticata è il Protestantesimo, nella confessione luterana.

Le città

La densità di popolazione, pari a 130 abitanti per chilometro quadrato, è di gran lunga la più alta dei Paesi della Regione Scandinava. La capitale Copenaghen ha 591.000 abitanti, ma nell’area metropolitana risiedono 1.992.000 persone, oltre un terzo della popolazione del Paese. La capitale è considerata tra le città europee con il più alto livello di benessere. Altro centro importante è Århus (261.000 abitanti), il principale porto danese, situato nella penisola dello Jylland.

L’ECONOMIA

L’economia danese è un modello di efficienza, che raggiunge eccellenti livelli di produttività in tutti i campi.
L’agricoltura è specializzata e meccanizzata, e fornisce soprattutto cereali, patate e barbabietole. Importanti sono l’allevamento di bovini e suini e la pesca di merluzzi e aringhe. Nel Mare del Nord operano piattaforme che estraggono petrolio e gas naturale.
L’industria si concentra nei settori cantieristico, metallurgico e agroalimentare.
Il terziario è molto sviluppato, in particolare per quanto riguarda i servizi bancari, finanziari e turistici.

Geoblog - volume 2
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