Geoblog - volume 2

EUROPA E UNIONE EUROPEA

COME SI ENTRA NELL’UE?

Quali Paesi possono diventare membri dell’UE, e qual è il procedimento di adesione? Innanzitutto un Paese deve presentare formale richiesta di adesione, che deve essere accettata dalla maggioranza dei membri. Da quel momento il Paese aspirante diventa un candidato ufficiale. Ma non basta: tra il Paese candidato e le istituzioni dell’UE comincia una lunga e complicata serie di negoziati, che servono anche a stabilire se il candidato ha i requisiti necessari per entrare nell’Unione Europea.
I requisiti, o criteri di adesione all’UE, sono stati definiti dal Trattato di Maastricht. I più importanti sono i seguenti:

  • le istituzioni del Paese candidato devono essere democratiche e in esso deve vigere lo Stato di diritto, lo Stato deve cioè rispettare le sue stesse leggi e la Costituzione. Deve essere inoltre garantito il rispetto dei diritti umani della sua popolazione, compresi quelli delle minoranze (etniche, linguistiche, religiose) presenti sul suo territorio (vedi per esempio il caso della Turchia, Geo Oggi pagina 276);
  • il Paese deve avere un’economia di mercato avanzata che sia in grado di competere con quelle degli altri Stati dell’UE, e le sue finanze statali devono essere “in regola”, cioè non avere eccessivi debiti e altri problemi. Questo criterio è particolarmente importante perché eventuali carenze nell’economia di un nuovo membro avrebbero conseguenze negative su quelle degli altri (vedi per esempio i problemi economici di un Paese già membro, la Grecia, Geo Oggi pagina 243);
  • il Governo del Paese candidato deve essere capace di far rispettare e applicare la legislazione comunitaria a tutte le sue istituzioni e agli apparati della pubblica amministrazione.

Se l’UE ritiene che i criteri di adesione siano rispettati, e una volta che i negoziati si sono conclusi, c’è ancora un ultimo, importante passo: l’ingresso del Paese candidato deve essere approvato all’unanimità da tutti gli altri Paesi membri; se anche un solo Paese è contrario, il processo si blocca (vedi per esempio il caso della Serbia, Geo Oggi pagina 254).

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IL NODO DELLA COSTITUZIONE EUROPEA

L’unificazione economica degli Stati appartenenti all’UE è ormai quasi interamente raggiunta, ma la strada per arrivare anche alla piena unificazione politica è ancora lunga. Permangono infatti molte resistenze alla creazione di un’Europa unita dal punto di vista politico: alcuni Stati, e le loro rispettive popolazioni, hanno ancora forti perplessità sulla possibilità di cedere sempre più poteri a un organismo sovranazionale come l’UE, rinunciando di fatto a una parte dalla propria sovranità.
Questi dubbi hanno finora ostacolato la stesura e la ratifica di una Costituzione Europea, cioè di un insieme di leggi che fissi definitivamente la forma politica e le competenze dell’UE, oltre ai diritti e ai doveri dei suoi cittadini. Nel 2004 i Paesi membri tentarono di dotarsi di una Costituzione con la firma del Trattato di Roma, ma alcuni di loro ritennero che la decisione di adottare una Costituzione comune, e cedere quindi una parte considerevole dei propri poteri all’UE, fosse una scelta troppo importante per essere presa solo dai singoli Parlamenti. Decisero pertanto di chiedere alle rispettive popolazioni, mediante un referendum, se ratificare o meno il Trattato. Nel 2005 i cittadini di Francia e Irlanda si espressero a maggioranza contro la ratifica del Trattato e l’adozione della nuova Costituzione, mentre altri Paesi sospesero a loro volta l’approvazione.
La mancata ratifica del Trattato di Roma è stata un duro colpo per il processo di integrazione europea, e nel 2007 i Paesi membri sono corsi ai ripari firmando il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel 2009. Il Trattato di Lisbona è una sorta di compromesso che mantiene molti punti del Trattato di Roma e della Costituzione Europea, senza però chiamarla così ed eliminandone i punti più controversi.
Tra le novità più importanti c’è la regola secondo cui, nelle votazioni per definire determinati aspetti delle politiche dell’UE, per approvare una mozione non è più necessario avere l’unanimità, cioè il parere favorevole di tutti i membri, ma è sufficiente la maggioranza qualificata (pari a due terzi) dei voti.

GUIDA ALLO STUDIO

FISSO I CONCETTI 

1 Quando e perché fu istituita la CECA?

2 Da quando l’Unione Europea ha questo nome? In seguito a quali trattati?

3 Che cos’è l’Area Schengen?

4 Quali sono i principali criteri di adesione all’UE?

5 Perché l’Unione Europea non ha ancora una Costituzione?

MEMORIZZO LE PAROLE CHIAVE 

 organizzazione intergovernativa  libero scambio  Parlamento Europeo  unione monetaria  Area Schengen  Costituzione Europea

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L’Europa