EUROPA E UNIONE EUROPEA

GEOOGGI

Una conquista a rischio

Di fronte alle delicate questioni che i Paesi dell’Unione Europea si sono trovati ad affrontare negli ultimi anni, tra cui il dibattito sull’accoglienza dei migranti, le misure da prendere per l’emergenza dei rifugiati e la lotta al terrorismo, anche gli Accordi di Schengen sono stati molto criticati. Quando negli Stati europei affacciati sul Mediterraneo e in Europa Orientale il flusso di persone in fuga dalle regioni dell’Africa e del Medio Oriente sconvolte da colpi di Stato e guerre civili è stato particolarmente intenso, alcuni altri Paesi europei, tra cui Danimarca, Austria e Repubblica Ceca, hanno temporaneamente sospeso gli Accordi e ripristinato i controlli alle frontiere. In diversi casi si è arrivati addirittura a chiudere le strade e le linee ferroviarie provenienti dagli Stati dove stava transitando il maggior numero di migranti (è accaduto anche alla frontiera del Brennero, tra Austria e Italia, nell’aprile 2016).
Allo stesso modo, subito dopo gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi il 13 novembre 2015 provocando 130 morti, il Governo francese ha sospeso gli Accordi di Schengen e chiuso i confini per evitare che gli attentatori sopravvissuti fuggissero all’estero. Tale situazione è stata poi mantenuta per molti mesi, in seguito a una serie di “leggi speciali” emanate dal Parlamento francese per potenziare la lotta al terrorismo. Gli stessi Accordi di Schengen, del resto, prevedono che gli Stati aderenti possano ripristinare la chiusura delle frontiere in situazioni particolari, purché ciò avvenga solo in modo temporaneo e per concrete necessità di tutela dell’ordine pubblico e difesa della sicurezza nazionale.
Se però nei decenni passati le sospensioni degli Accordi erano state molto rare, negli ultimi anni sono diventate sempre più frequenti e da più parti è stata messa in discussione anche la stessa esistenza degli Accordi. Molti si chiedono infatti se la pur nobile aspirazione ad abbattere le frontiere sia effettivamente applicabile in un momento storico che vede il mondo segnato da guerre, conflitti e tensioni che provocano fughe ed emigrazioni di massa difficili da prevedere e da governare.

Geoblog - volume 2
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L’Europa