EUROPA – REGIONE GERMANICA

GEOSTORIA

Il cuore della Guerra Fredda

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945, i due Paesi più forti usciti vincitori dal conflitto furono gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica. Divenuti le due grandi superpotenze mondiali, USA e URSS si spartirono gran parte del resto del mondo in due grandi sfere di influenza, o blocchi: da una parte il blocco occidentale formato principalmente dagli USA e dai Paesi dell’Europa Centro-Occidentale, dall’altra il blocco orientale costituito dall’URSS e dai Paesi dell’Europa Centro-Orientale. Pur non scontrandosi mai direttamente, USA e URSS si fronteggiarono per decenni in una lotta per la supremazia, la Guerra Fredda.

La divisione della Germania

La Germania, sconfitta durante la Seconda Guerra Mondiale e occupata dagli eserciti delle potenze vincitrici, si trovava in mezzo al confine tra queste due sfere di influenza, e il territorio tedesco fu smembrato in due. Nel 1949 la parte di Germania che era sotto il controllo degli Stati Uniti e degli alleati Francia e Regno Unito divenne la Repubblica Federale Tedesca (BDR o RFT), detta anche “Germania Ovest”. Con capitale Bonn, la RFT era uno Stato democratico, futuro Paese fondatore dell’Unione Europea e membro della NATO; risollevatasi economicamente dopo le distruzioni della guerra, grazie anche all’aiuto degli USA, la RFT divenne una delle principali potenze industriali del mondo.
Nella parte di Germania occupata dall’Unione Sovietica nacque invece, nello stesso anno, la Repubblica Democratica Tedesca (DDR o RDT). Detta anche “Germania Est”, era uno Stato socialista nell’orbita dell’URSS e membro del Patto di Varsavia (l’alleanza militare, opposta alla NATO, che riuniva l’URSS e gli altri Paesi socialisti dell’Europa Orientale).

La Cortina di ferro e il Muro di Berlino

Il confine europeo tra gli Stati del blocco occidentale e quelli del blocco orientale, e in particolare il tratto di frontiera fra Germania Est e Germania Ovest, era il punto più “caldo” della Guerra Fredda. Altamente sorvegliata e militarizzata, la frontiera fu soprannominata Cortina di ferro. Particolare era la situazione di Berlino: benché si trovasse interamente all’interno del territorio della Germania Est, la città fu divisa in due come il resto della Germania. Berlino Ovest era interamente circondata dalla RDT e staccata dal resto della RFT, e poteva essere raggiunta dalla Germania Ovest solo in aereo o con autostrade altamente sorvegliate. Nei primi anni dopo la divisione della Germania, oltre 2,5 milioni di abitanti della Germania Est fuggirono nella parte ovest per riunirsi ai propri famigliari o cercare migliori condizioni di vita. Per bloccare questo esodo il Governo della RDT proibì ai propri cittadini di espatriare, fortificò i confini con la Germania Ovest e, nel 1961, cominciò la costruzione di una barriera lunga 155 chilometri che circondava completamente Berlino Ovest, separandola da Berlino Est. Era il Muro di Berlino, che divenne il simbolo delle contrapposizioni politiche, culturali e ideologiche causate dalla Guerra Fredda.

La vita nella Germania Est

L’economia della Germania Est era di tipo collettivista: tutte le imprese erano di proprietà statale e il lavoro e i prezzi erano controllati dal Governo. Anche la libertà personale era fortemente limitata: era necessario chiedere l’autorizzazione dello Stato anche per le scelte più banali che riguardavano l’economia di una famiglia. Soprattutto, gli abitanti non potevano muoversi liberamente all’interno del Paese o espatriare senza uno speciale permesso. Per assicurarsi che queste leggi fossero rispettate, fu istituito il Ministero della Sicurezza Statale, la STASI. Era un’organizzazione temuta e potentissima che, grazie a una capillare rete di informatori e di sofisticati apparati di sorveglianza come le microspie, teneva sotto controllo tutti gli abitanti della Germania Est per individuare comportamenti “devianti” e tendenze potenzialmente sovversive, punendo i trasgressori con la tortura e il carcere.

La caduta del Muro e la riunificazione

Con la crisi dell’Unione Sovietica alla fine degli anni ’80, la Cortina di ferro e il Muro di Berlino caddero e i tedeschi dell’Ovest e dell’Est poterono rincontrarsi. Emblematiche furono le immagini del 9 novembre 1989, quando i giovani berlinesi scavalcarono il muro e si incontrarono per la prima volta con i loro coetanei che vivevano dall’altra parte della barriera. La caduta del Muro e la dissoluzione del blocco sovietico posero la basi per la riunificazione della Germania. Ma si trattava di un’impresa difficile: bisognava unire due Stati con Governi, monete ed economie molto differenti. Ancora oggi, le regioni dell’ex Germania Est sono molto più povere delle restanti regioni tedesche e afflitte da problemi economici e sociali che il Governo deve ancora risolvere.

Geoblog - volume 2
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L’Europa