Terre, mari, idee - volume 2

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BRASILE

Il Brasile è il quinto Paese più grande del mondo e il terzo più esteso del continente americano, superato solo dal Canada e dagli Stati Uniti. Il suo territorio occupa buona parte della porzione orientale del Sud America. Confina a sud con l’Uruguay, a ovest con il Perù, la Bolivia, il Paraguay e l’Argentina, a nord-ovest con la Colombia, a nord con la Guiana Francese, il Suriname, la Guyana e il Venezuela. È inoltre bagnato, a est e a nord, dall’oceano Atlantico e possiede fittissime foreste chiamate collettivamente Mato grosso.

Le risorse economiche

Negli ultimi decenni il Brasile ha vissuto una forte crescita economica che l’ha portato a diventare la settima potenza economica mondiale, in termini di Pil assoluto, e l’ha reso parte dei Brics, il gruppo delle potenze economiche emergenti. Questo sviluppo ha avuto ricadute positive sulla popolazione brasiliana, che, nonostante permangano forti disuguaglianze economiche e sociali, ha sperimentato negli ultimi anni un sensibile aumento della qualità della vita, anche presso le fasce più povere e svantaggiate.
Il punto di forza dell’economia brasiliana è sempre stato il settore primario, grazie all’abbondanza di terreni coltivabili e alla ricchezza delle risorse minerarie. L’agricoltura si concentra su colture destinate all’esportazione: il Brasile è il primo produttore mondiale di caffè, canna da zucchero e agrumi, il secondo produttore di soia e il terzo di mais. Molto sviluppati sono l’allevamento, soprattutto suino e bovino, e l’industria del legname. Tra le ricche risorse minerarie ed energetiche, si estraggono soprattutto petrolio, oro, diamanti e minerali di ferro. Il settore che ha avuto la maggiore espansione negli ultimi anni è però quello industriale: oltre che nei comparti “di base” come quello tessile, agroalimentare, siderurgico e chimico, grande sviluppo hanno avuto i comparti più evoluti come quello automobilistico, aeronautico e informatico. Questo sviluppo ha portato anche a una naturale espansione del settore dei servizi, soprattutto negli ambiti commerciale, bancario e finanziario. Era invece già molto forte, e prosegue la sua espansione, il turismo.

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Un’alternativa al petrolio

Il Brasile è il Paese dove circola in assoluto il maggior numero di veicoli alimentati a etanolo: si tratta di alcol ricavato dalla trasformazione degli zuccheri presenti nelle piante di cereali mediante un procedimento molto simile a quello impiegato per produrre certi liquori. I motori di automobili e altri veicoli, normalmente alimentati con derivati del petrolio come la benzina e il gasolio, possono essere modificati abbastanza facilmente per funzionare con questo carburante. Il principale vantaggio dell’etanolo sui derivati del petrolio è che, bruciando, non produce nessun’altra sostanza inquinante oltre all’anidride carbonica, e anche questa in misura minore; questo ha permesso alle città brasiliane di avere livelli di inquinamento atmosferico relativamente più bassi rispetto alle città di analoghe dimensioni nel resto del mondo.
L’uso dell’etanolo ha inoltre un grande valore strategico per il Brasile, che è riuscito così a ridurre significativamente la propria dipendenza energetica dal petrolio e risparmiare sui costi di importazione. Essendo un Paese a vocazione fortemente agricola, inoltre, il Brasile produce sul proprio territorio tutto l’etanolo che consuma, con ricadute positive sull’economia locale e sull’occupazione. Ma c’è anche un inconveniente: i terreni impiegati per la coltivazione delle piante da cui viene ricavato l’etanolo vengono sottratti alle coltivazioni destinate al consumo alimentare; questo ha causato negli ultimi anni un costante aumento del prezzo di alcuni prodotti alimentari come la farina e il pane.

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L’ordinamento politico

Il Brasile è una repubblica federale, suddivisa in 26 Stati, dotati di ampia autonomia interna, più il distretto della capitale federale Brasilia. Il potere legislativo è detenuto dal Parlamento, diviso in due camere: la Camera dei deputati e il Senato federale. Il potere esecutivo è esercitato invece dal Presidente della Repubblica, che è anche il capo dello Stato e viene eletto direttamente dai cittadini per un mandato di quattro anni, rinnovabile una sola volta.

La popolazione e la società

La grande maggioranza della popolazione brasiliana risiede lungo le coste, soprattutto in quelle meridionali, che ospitano le maggiori città. Le aree degli altopiani centrali e del Bacino Amazzonico sono invece quasi spopolate e prive di grandi centri, con l’eccezione di Manaus, importante porto fluviale da quasi 2 milioni di abitanti che sorge lungo il Rio delle Amazzoni. La capitale Brasilia, con i suoi 2 milioni e mezzo circa di abitanti, è stata fondata dal nulla in una regione dell’entroterra, nel 1960, proprio per rivitalizzare un’area altrimenti spopolata. Lungo le coste si trovano invece San Paolo, che con circa 20 milioni di abitanti è la più grande metropoli dell’emisfero meridionale, e Rio de Janeiro, con oltre 12 milioni di abitanti.
Secoli di convivenza e di unioni miste hanno sfumato le principali differenze etniche e razziali della popolazione brasiliana, tanto che stando all’ultimo censimento ufficiale quasi il 43% della popolazione si dichiara “marrone” (termine ufficiale per indicare un individuo di etnia mista, detto anche pardo) e solo il 7% nero, discendente cioè dagli schiavi africani. Il resto della popolazione si dichiara invece bianco, ma questo dato potrebbe essere esagerato, in quanto molta parte della popolazione tende a minimizzare le proprie origini amerindie e africane, nella convinzione che i bianchi siano avvantaggiati in vari campi della società, per esempio a scuola o sul lavoro.
La lingua ufficiale del Brasile è il portoghese, parlato praticamente da tutti, con l’eccezione di alcune tribù amerindie che hanno mantenuto le loro tradizioni e parlano le lingue locali. La religione più diffusa è il cattolicesimo, praticato da circa il 65% dei brasiliani, anche se negli ultimi decenni sono cresciute molto le confessioni protestanti, alle quali aderisce ormai il 22% della popolazione.

Terre, mari, idee - volume 2
Terre, mari, idee - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille