Unità 8 L’ECUMENE ROMANA >> Capitolo 18 – Consolidamento ed espansione della potenza di Roma

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L’ESPANSIONE ROMANA NEL MEDITERRANEO

ROMA DIVENTA PADRONA DEL MARE NOSTRUM

La carta descrive l’espansione del dominio romano nel Mediterraneo dopo le guerre puniche. In apparenza, Cartagine sembra dominare su un territorio più esteso rispetto a quello dei possedimenti romani, ma sono evidenti le sue debolezze: esercita un controllo solo mediante postazioni commerciali su un territorio spesso infido, difficile e povero di risorse. Roma invece dispone di un retroterra compatto, vasto, ricco di prodotti agricoli e di manodopera. Inoltre ha ereditato gran parte delle ricchezze della Magna Grecia.
In questo scenario la seconda guerra punica, con la marcia di Annibale verso la penisola italiana, segna un momento cruciale. La partenza dell’esercito punico da Nuova Cartagine (l’unico territorio realmente sotto il dominio della madrepatria) mostra quanto scarse siano le alternative (ricordiamo che nella prima guerra punica la Sicilia era diventata territorio ostile per i Cartaginesi). Tuttavia le battaglie del Ticino e del Trebbia permettono la rapida penetrazione in Italia: dopo quella del Trasimeno Roma stessa pare minacciata. Le preoccupazioni e le indecisioni di Annibale sono ben evidenziate dal suo tragitto. Mentre la riscossa di Roma, dopo la sconfitta di Canne, comincia dalla conquista della Spagna cartaginese a opera di Scipione e si conclude nel 202 a.C. a Zama, dove Annibale è stato costretto precipitosamente a rientrare.

PER FISSARE I CONCETTI
  • Soffermati sui movimenti di Annibale in Italia e descrivi in non più di 15 righe le sue incertezze.

Terre, mari, idee - volume 1
Terre, mari, idee - volume 1
Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana