Unità 7 L’ITALIA DELLE ORIGINI >> Capitolo 16 – Le origini di Roma e la prima età repubblicana

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Il Senato e la Camera dei deputati

ART. 55

Il Parlamento si compone della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.

Dall’antica Roma ai sistemi statali moderni, per lunghissimo tempo il senato è stato l’assemblea politica per eccellenza, sia pure con fisionomia e funzioni diverse e all’interno di sistemi politici di varia natura.

È Romolo, secondo la tradizione, a istituire il senato romano, che nasce come un consiglio di anziani, membri della classe aristocratica, che affiancano il re nell’esercizio del potere. Il senato romano mantiene grande importanza per tutta l’epoca repubblicana, mentre le sue prerogative vengono radicalmente ridimensionate in età imperiale.
Molto diverso – ma altrettanto prestigioso – è il senato della Repubblica veneziana, nato nel XIII secolo ed esistito, con compiti sempre più estesi e importanti, fino al 1797. L’istituzione senatoria si trova anche in altri Stati italiani preunitari, ma è nella monarchia sabauda che acquisisce una particolare importanza, soprattutto dopo la promulgazione, nel 1848, dello Statuto albertino (che prende nome da Carlo Alberto di Savoia). Con l’Unità d’Italia del 1861, lo Statuto albertino diventa la carta fondamentale del nuovo Regno d’Italia. In esso si legge (art. 3) che «il potere legislativo sarà collettivamente esercitato dal re e da due camere: il senato, e quella dei deputati».
Il sistema bicamerale – in base al quale il potere è esercitato da due assemblee che, insieme, formano il Parlamento – è ripreso dalla Costituzione italiana del 1948. Il Parlamento italiano è infatti composto da due “rami”, la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica, che detengono il potere legislativo e la funzione di controllo dell’attività di governo.
A differenza di altri Paesi, dove le due camere hanno prerogative diverse, in Italia Camera e Senato, seppur diversi per numero di componenti e modalità di elezione, hanno funzioni e poteri del tutto analoghi. Si parla in questo caso di “bicameralismo perfetto”, garanzia di un maggiore equilibrio tra i poteri dello Stato e limite alla cosiddetta “dittatura” di un’assemblea.
L’odierno Senato della Repubblica italiana – che ha sede a Roma, a palazzo Madama – è molto diverso dai suoi antenati storici; mantiene tuttavia alcune caratteristiche che da sempre ne hanno contraddistinto la natura. Come in molti altri Paesi democratici, è considerato la “camera alta”: in Italia, infatti, il presidente del Senato è la seconda carica dello Stato, dopo il presidente della Repubblica. I 315 membri del Senato hanno inoltre un’età più elevata dei deputati.
Il termine “senato”, del resto, deriva proprio dal latino senex, “anziano”: per essere eletti è necessario aver compiuto i 40 anni, mentre hanno diritto di eleggere i senatori solo gli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età. A conferma del prestigio che da sempre caratterizza questa istituzione, oltre ai suoi 315 membri eletti, in Senato sono presenti i senatori a vita, nominati dal presidente della Repubblica per alti meriti in campo sociale, scientifico, artistico o letterario o essi stessi ex presidenti della Repubblica.
La Camera dei deputati ha invece sede a Montecitorio, a Roma. Come i senatori, i suoi membri hanno un mandato di 5 anni, salvo scioglimento anticipato delle camere deciso dal presidente della Repubblica (per esempio nel caso in cui il governo non disponga più della maggioranza di voti necessaria all’approvazione dei suoi provvedimenti). I deputati sono 630 e vengono eletti da tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni di età; per essere eletti, invece, è necessario aver compiuto 25 anni.
Le due camere, di norma, lavorano separatamente. In casi eccezionali, però, possono riunirsi in seduta comune, come avviene in occasione dell’elezione del presidente della Repubblica o per la scelta di una parte del Consiglio superiore della Magistratura e della Corte costituzionale.

PER FISSARE I CONCETTI
  • Da chi era formato il Senato di Roma repubblicana?
  • Chi esercitava il potere legislativo nel Regno d’Italia secondo lo Statuto Albertino?
  • Perché per il sistema italiano si parla di bicameralismo perfetto?
  • In quali occasioni le due camere lavorano congiuntamente?

Terre, mari, idee - volume 1
Terre, mari, idee - volume 1
Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana