1. La civiltà cretese
Molte delle nostre conoscenze sull’antica Creta risalgono agli scavi compiuti a Cnosso nei primi anni del Novecento dall’archeologo inglese Arthur Evans (1851-1941). Nel riportare alla luce i resti della civiltà cretese, di cui fino ad allora si era persa memoria, egli la definì “minoica” – dal nome del re Minosse, mitologico sovrano di Cnosso (▶ Nel cuore della storia) – e la collocò all’origine della storia greca.
Gli inizi della civiltà cretese sono incerti, ma è probabile che anche a Creta, come in tutta l’area egea, dal 3200 a.C. si verificò un aumento della produzione agricola, fu introdotto l’uso dei metalli e si assistette a una forte crescita demografica dovuta anche alle migrazioni. Il territorio di Creta, che appare oggi per lo più brullo e arido, era allora assai diverso: si coltivava la triade mediterranea, con l’aggiunta dei legumi, che insieme ai derivati dell’allevamento e della pastorizia (latte, formaggi, lana, tessuti) garantiva eccedenze
agricole rilevanti.