I contenuti tematici
Ti libero la fronte dai ghiaccioli entra nella seconda edizione delle Occasioni, pubblicata nel 1940. Qui per la prima volta Clizia viene trasfigurata in un angelo, che sfida le tempeste della Storia per raggiungere il poeta. Insieme a lei tornano il ghiaccio, il fuoco (elementi già presenti nella Primavera hitleriana e contenuti nel cognome stesso dell’ispiratrice, Irma Brandeis: in tedesco Brand significa incendio e Eis ghiaccio), il lampo, il sole, la fronte. Sono questi i segnali di Clizia, che puntualmente ne accompagnano la presenza, reale o spirituale: cogliere tale presenza è in ogni caso un privilegio riservato al poeta. Mentre gli altri uomini, ridotti a ombre che scantonano (v. 7), vanno ignari per la loro strada, il poeta vede la propria solitudine illuminata dall’apparizione miracolosa: un dono che non si può comunicare né condividere.
Solo nella Bufera e altro il ruolo salvifico di Clizia, divenuta icona della poesia e dei valori umanistici, potrà estendersi a tutti. Il suo profilo assumerà allora tratti alteri e abbaglianti. Per il momento invece, a visitare il poeta, più che un angelo è un uccellino spossato e ferito. I ruoli dunque sono provvisoriamente ribaltati: è il poeta a prendersi cura del suo angelo, così vulnerabile, così bisognoso della carezza con cui inizia la poesia, annullando le distanze siderali fra i due amanti.