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 L'arte nel mondo: Giappone

LA "FILOSOFIA" GIAPPONESE

Nel pensiero filosofico del Giappone ogni azione compiuta dall'uomo, e quindi anche ogni opera d'arte, richiede cura e meditazione.
La ceramica è molto amata in Giappone e la sua produzione, dalle forme eleganti, è oggi famosa in tutto il mondo. 
Un'altra espressione artistica tipicamente giapponese è l'arte della scrittura, cioè la pittura degli ideogrammi su carta. Il contrasto tra il nero dell'inchiostro e il bianco della carta ben rappresenta l'idea di essenzialità tanto amata dai Giapponesi. L'arte di questo popolo tende infatti alla semplicità: poche decorazioni, forme lineari e colori sobri. 
La pittura e la stampa (xilografia) conoscono in Giappone sviluppi molto importanti. Dopo le prime imitazioni delle immagini cinesi (VI secolo d.C.), si sviluppano numerose scuole. Nel VII secolo vengono realizzati i primi emaki. Si tratta di illustrazioni che assomigliano a fumetti: accanto alle persone disegnate sono presenti scritte che spiegano quello che i personaggi fanno o dicono. Gli emaki possono essere lunghi fino a 15 metri e spesso raccontano storie ambientate a corte. I pittori più conosciuti del Giappone sono Hokusai, che predilige i paesaggi, Haronobu, che raffigura spesso donne, Sharaku, famoso per i suoi ritratti, e Utamaro. 
La scultura non è molto diffusa ed è legata alla religione buddista. I soggetti più rappresentati nelle sculture sono infatti Buddha e i monaci.  

IL BUDDHA GIAPPONESE

All'interno del tempio Todaiji nella città di Nara è conservata una statua monumentale con il Buddha rappresentato seduto. Pesa più di 550 tonnellate ed è alta 16 metri.

LA XILOGRAFIA

La xilografia è una tecnica di stampa ottenuta incidendo tavolette di legno, poi inchiostrate per lasciare l'impronta sulla carta. La tecnica è di origine cinese, ma si diffonde anche tra gli artisti giapponesi.

L'ARTE DELLA SCRITTURA

L'arte della scrittura è antica e difficile. Il suo nome giapponese è Sho. L'artista dipinge gli ideogrammi (i caratteri dell'alfabeto giapponese) sulla carta bianca con un pennello intinto nell'inchiostro nero. Il contrasto tra questi due colori opposti è fondamentale perché simboleggia l'unione tra due diversità. La velocità della scrittura è un altro elemento importante: una volta appoggiato il pennello sulla carta i movimenti dell'artista devono essere fluidi e non interrompersi. È quindi necessaria una grande concentrazione, atteggiamento tipico della filosofia zen. Secondo questa dottrina l'attenzione alle piccole cose e ai gesti di tutti i giorni, come può essere appunto la scrittura, è una delle strade per raggiungere la consapevolezza e la verità.

LA CERAMICA 

La ceramica giapponese è molto diversa da quella cinese, che è perfettamente rifinita. I prodotti giapponesi sono volutamente imperfetti, per provocare sensazioni tattili in chi li maneggia e trasmettere così la personalità di chi li ha creati. Molto importante è la ceramica per la cerimonia del tè: si chiama Raku ed è realizzata a mano. 

I PITTORI

I soggetti più amati nella pittura giapponese sono quelli tratti dalla realtà di tutti i giorni. Si prediligono scene di vita quotidiana, ma anche i paesaggi e le donne sono molto raffigurati. La pittura rispecchia lo stile sobrio tipico della filosofia zen: il significato del dipinto si coglie grazie all'intuito, stimolato da piccoli suggerimenti anziché da riferimenti dettagliati. 

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