L'ANTICA GRECIA

Dall’VIII secolo a.C. fiorisce la civiltà greca: la sua cultura è considerata la base del pensiero moderno occidentale, quello in cui anche noi siamo immersi.

IL CONTESTO: Città indipendenti ma unite

A partire dall’VIII secolo a.C. si afferma nell’antica Grecia un nuovo modo di organizzare la vita comunitaria. Nelle città greche, e ad Atene in particolare, si svilupperà inoltre un nuovo modo di pensare, che pone al centro l’uomo e la fiducia nella sua capacità di indagare se stesso, la natura e le sue leggi.

LA STESSA LINGUA E GLI STESSI MITI

L’antica Grecia è suddivisa in tante pòleis (plurale di pòlis), città-stato con un proprio territorio e indipendenti l’una dall’altra, spesso in conflitto tra loro, ma capaci di coalizzarsi in nome di un bene comune: l’autonomia dallo straniero.
Anche se non formeranno mai un unico stato, le pòleis greche riconoscono di appartenere a una stessa comunità: hanno le stesse origini e parlano la stessa lingua, distinguendosi così dagli altri popoli, che definiscono “barbari” (in greco “balbuzienti”, cioè che non parlano il greco).
I Greci condividono anche gli stessi miti, cioè racconti fantastici attraverso i quali spiegano l’origine del mondo e della vita umana. I miti sono spesso rappresentati nell’arte greca, sia nella scultura sia nella pittura e nella letteratura.

DEI E GIOCHI

Greci adorano gli stessi dei, che hanno sembianze umane e risiedono sulla cima dell’Olimpo, il monte più alto della Grecia.
I più importanti momenti di unione tra le città greche sono le cerimonie religiose che si svolgono nei santuari panellenici (cioè “di tutta la Grecia”): qui, in alcuni periodi dell’anno, si celebrano feste che prevedono anche gare sportive, come le Olimpiadi nel Santuario di Zeus a Olimpia.

ATENE E LA DEMOCRAZIA

Atene è considerata la più importante pòlis greca: qui infatti tra il V e il IV secolo a.C. nasce la democrazia, cioè un sistema politico che affida il governo della città non a un re ma al popolo, o meglio ai cittadini maschi liberi, escludendo le donne e gli schiavi. Ai nostri occhi può sembrare riduttivo, ma si trattava di una grossa conquista per l’antichità.

FILOSOFIA, SCIENZA E ARTE

Nell’antica Grecia nasce il desiderio di riflettere sui fenomeni naturali, di conoscere le leggi che regolano la natura e l’uomo stesso. Per farlo, i Greci si affidano alla ragione come strumento di indagine: si sviluppano così la filosofia (con i grandi filosofi Socrate, Platone e Aristotele), le scienze, le arti.
Atene è il centro da cui la cultura greca si diffonde in tutte le pòleis e nelle colonie fondate in Sicilia e sulle coste dell’Italia meridionale, che gli stessi Greci chiameranno Magna Grecia.

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