GLI SPECCHI E LE IMMAGINI RIFLESSE
Gli specchi sono superfici di vetro levigate e trasparenti, rivestite su un lato (quello che non vediamo) da uno strato di metallo. Guardando in uno specchio, o in un altro corpo dalla superficie liscia che riflette la luce, vediamo un’immagine riflessa che sembra provenire da un punto situato dietro lo specchio. Questo succede perché l’immagine riflessa è un’immagine virtuale, frutto di un inganno che i raggi luminosi giocano ai nostri occhi e al nostro cervello.
I nostri occhi, infatti, ricevono la luce emessa o diffusa dai corpi e trasmettono questa informazione al cervello che ne ricostruisce l’immagine. Il cervello lo fa considerando che la luce si propaga in linea retta e così, di fronte a uno specchio, non valuta il rimbalzo che i raggi compiono sulla sua superficie per la riflessione. Suppone invece che i raggi luminosi riflessi proseguano in linea retta e si incontrino in un punto situato oltre lo specchio, formando un’immagine reale. Il cervello colloca così l’immagine riflessa dietro lo specchio e non sulla sua superficie, ignorando che si tratta di un’immagine virtuale che non corrisponde al reale punto di incontro dei raggi.
Poiché l’immagine virtuale è costruita con il prolungamento dei raggi al di là dello specchio, essa risulta simmetrica in modo speculare rispetto all’immagine reale: per questo le immagini prodotte dallo specchio hanno destra e sinistra invertite (4).
(4) Immagine riflessa