L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Se si muove una calamita tra le spire di un circuito non percorso da corrente, si produce corrente elettrica. Fu questa la fondamentale scoperta fatta dal fisico e chimico inglese Michael Faraday nel 1831.
Si può affermare, quindi, che un campo magnetico variabile genera corrente elettrica
in un circuito posto nelle sue vicinanze. Questo fenomeno è detto induzione elettromagnetica e la corrente elettrica così prodotta si chiama corrente indotta.
Si può osservare, per esempio, se si muove rapidamente un magnete in avanti e indietro nello spazio interno di una spirale di filo conduttore, o solenoide: nel circuito elettrico passa corrente (21a), ma appena il movimento del magnete cessa anche il passaggio di corrente si interrompe (21b).
Come l’effetto elettromagnetico, anche l’induzione elettromagnetica ha molte applicazioni, alcune delle quali semplici e comuni: una di queste è la dinamo della bicicletta
(22), che trasforma energia cinetica in energia elettrica. Il movimento rotatorio della ruota della bicicletta imprime, grazie a una rotellina, un moto rotatorio a un magnete posto all’interno di un solenoide collegato ai fari. Il movimento del magnete nel solenoide produce corrente indotta che accende le lampadine dei fanali.
(21) Induzione elettromagnetica
(a)
(b)