SCIENZA & SOCIETÀ 

L’UOMO: MIGRANTE DA SEMPRE

Fin dall’inizio la storia dell’uomo è una storia di migrazioni, di fuoriuscite dalla propria area di origine in cerca di condizioni di vita migliori. 

Il genere Homo nasce, infatti, circa 2,5 milioni di anni fa in Africa (non a caso definita “culla della civiltà”), dove però la formazione della Rift Valley stava portando a un inaridimento del clima e stava trasformando le foreste in praterie. Intorno a 1,9 milioni di anni fa, quindi, Homo ergaster, la prima specie camminatrice, per fuggire al clima sempre più arido esce dall’Africa e si dirige verso l’Eurasia (dalle popolazioni di Homo ergaster in Asia orientale si evolve Homo erectus). Le glaciazioni facilitavano gli spostamenti perché i mari erano in parte ghiacciati; i fondali marini, inoltre, erano molto più bassi di quelli attuali.
Una seconda grande ondata migratoria, secondo gli scienziati, si sarebbe verificata successivamente, con un protagonista diverso: Homo heidelbergensis, una nuova specie originatasi sempre in Africa. Le presenze di Homo heidelbergensis in Europa e Asia a partire da 500 000 anni fa sono dovute a questa migrazione: l’uomo di Ceprano in Italia (il cosiddetto “cranio di Argil” è il più antico fossile di ominide sul suolo italiano), i ritrovamenti in Spagna (ad Atapuerca), in Francia e in molti altri luoghi sono riconducibili a esemplari di questa specie che, grazie alle sue capacità di vivere in gruppi complessi, di usare strumenti e costruire capanne, è in grado di sopravvivere bene in un clima freddo come quello delle glaciazioni. Dai gruppi di Homo heidelbergensis europei si origina l’uomo di Neanderthal, la specie a noi più simile.
L’ultima ondata migratoria è quella che vede come protagonista Homo sapiens, attualmente l’unica specie di Homo esistente. Originatosi anch’esso in Africa circa 200 000 anni fa, intorno a 100 000 anni fa emigra prima in Asia e poi in Europa, dove incontra l’uomo di Neanderthal, con il quale sicuramente si incrocia.
Un tema attuale come quello delle ondate migratorie è quindi in realtà una caratteristica antica dell’uomo, che da sempre ne contraddistingue l’evoluzione.

Scienze evviva! - volume 3
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