IN SINTESI  ›› LA LEZIONE BASE    didattica inclusiva  

LA STORIA DELLA VITA SULLA TERRA

LA TERRA E GLI ORGANISMI VIVENTI

  • La TERRA si è formata circa 4,6 miliardi di anni fa. All’inizio era molto diversa da quella di oggi:
    - era in gran parte coperta da distese di acqua molto calda;
    - era scossa da eruzioni vulcaniche;
    - era bombardata dalle radiazioni solari, da piogge di meteoriti e da fulmini;
    - l’ atmosfera era irrespirabile, ricca di anidride carbonica, metano, idrogeno ecc., e povera di ossigeno libero.
  • Le PRIME FORME DI VITA comparvero circa 3,5 miliardi di anni fa nelle acque dell’oceano. L’oceano costituiva una sorta di brodo primordiale in cui erano presenti piccole molecole inorganiche: è a partire da queste che si sarebbero formate le prime molecole organiche, cioè le basi della vita, e le prime cellule.
  • I primi organismi che comparvero erano BATTERI ANAEROBI, quindi cellule procariotiche, acquatiche ed eterotrofe, in grado di vivere senza ossigeno. In breve tempo aumentarono così tanto di numero che il nutrimento presente nell’oceano non fu più sufficiente: comparvero allora le prime cellule in grado di costruirsi il nutrimento da sole attraverso la FOTOSINTESI.
  • L’attività fotosintetica portò all’aumento dell’OSSIGENO nell’acqua e nell’atmosfera, che ebbe due conseguenze:
    - lo sviluppo di organismi più complessi, come cellule eucariotiche e organismi pluricellulari acquatici;
    - la formazione dell’ozonosfera, lo strato di ozono (un gas formato da 3 atomi di ossigeno) che protegge la Terra dai raggi ultravioletti del Sole nocivi per le cellule, permettendo così lo sviluppo della vita sulla terraferma.
  • La storia della Terra è suddivisibile in ERE, ampi periodi di tempo caratterizzati da particolari eventi geologici, climatici e biologici. Le ere principali sono: Precambriano (da 4,6 miliardi di anni fa a 600 milioni di anni fa), Paleozoico (da 600 a 245 milioni di anni fa), Mesozoico (da 245 a 66,4 milioni di anni fa), Cenozoico (da 66,4 milioni di anni fa a oggi). Ogni era è a sua volta suddivisibile in periodi.

  › pagina 221   

LA STORIA DELL’UOMO

  • Il PROCESSO EVOLUTIVO che ha portato all’Homo sapiens, la specie a cui noi apparteniamo, non è stato un percorso lineare, ma ha avuto numerosi protagonisti e ha visto vari tentativi evolutivi, più o meno riusciti.
  • Circa 6,5 milioni di anni fa in Africa, nella Rift Valley, viveva un ANTENATO COMUNE all’uomo e allo scimpanzé. A causa di drastici cambiamenti climatici, però, nell’Africa Orientale la foresta fu sostituita dalla savana. L’uomo rappresenta il tentativo di adattamento al nuovo ambiente:
    - ha una postura eretta, per controllare meglio le distese aperte della savana;
    - ha un’andatura bipede che consente grandi spostamenti alla ricerca di cibo e permette di avere le mani libere per afferrare oggetti.
  • L’uomo attuale appartiene al genere Homo, l’unico genere oggi esistente della famiglia degli OMINIDI.
    In passato però sono esistiti e hanno convissuto anche altri generi di ominidi, oggi tutti estinti: australopitechi, parantropitechi, keniantropitechi.
  • L’Homo sapiens è l’unico superstite delle numerose specie del GENERE HOMO esistite in passato. Tra queste:
    - la più antica è Homo habilis, comparso in Africa 2,5 milioni di anni fa, con caratteristiche ancora molto simili agli australopitechi;
    - Homo ergaster, comparso in Africa 1,9 milioni di anni fa, fu la prima vera specie camminatrice, in grado di coprire grandi distanze; arrivò fino in Asia, dove diede vita a Homo erectus.
    - Homo heidelbergensis, comparso circa 600 000 anni fa, che aveva una scatola cranica paragonabile alla nostra;
    - da Homo heildelbergensis si sono evoluti 200 000 anni fa sia Homo neanderthalensis in Europa, sia Homo sapiens in Africa. Erano molto simili tra loro, ma il primo si è estinto, mentre il secondo è sopravvissuto fino a oggi e ha colonizzato l’intero Pianeta.

Scienze evviva! - volume 3
Scienze evviva! - volume 3