CHE COSA SONO LE PLACCHE E PERCHÉ SI MUOVONO
Fu il geofisico canadese Tuzo Wilson a prendere in mano i dati ricavati dalle scoperte più recenti e a elaborare una nuova teoria, che correggeva anche l’errore di Wegener.
Secondo la teoria di Wilson, conosciuta come tettonica delle placche, la litosfera
non è uno strato continuo, ma è formata da placche, o zolle, in alcuni casi delimitate
dalle dorsali e dalle fosse oceaniche, e sulle quali poggiano i continenti (5).
Da un lato, quindi, le placche non sono costituite solo dalla crosta continentale,
come pensava Wegener, ma anche dalla crosta oceanica: esistono perciò placche continentali e placche oceaniche. Dall’altro, a spostarsi non sono solo i continenti,
ma le intere placche che, muovendosi come gigantesche zattere sull’astenosfera, trascinano con sé anche i continenti sovrastanti.
Il movimento delle placche avviene come conseguenza dei moti convettivi che si sviluppano
nell’astenosfera a causa delle altissime temperature. Il calore che si produce nel nucleo incandescente della Terra viene trasferito così, attraverso il mantello, agli strati più superficiali del Pianeta. Sappiamo infatti che il mantello, parzialmente fuso, è a contatto nella parte inferiore con gli strati più profondi e caldi, e nella parte superiore con quelli più freddi.
(5) Le placche terrestri
La carta raffigura
le principali
placche esistenti
e i continenti che
poggiano su di esse.