Unità 14 ECOLOGIA E COMPORTAMENTO

2 Diversi modi di comunicare

Gli organismi comunicano tra loro? 
Quale tipo di segnali usano? 
In che modo gli organismi si mimetizzano? 


Gli esseri viventi comunicano fra loro, sia tra individui della stessa specie, sia tra individui di specie diverse: devono scambiarsi informazioni per riconoscersi, difendersi, trovare cibo, riprodursi, allevare i piccoli ecc.
La comunicazione nel mondo vivente avviene attraverso segnali, ossia stimoli di diverso tipo a cui gli organismi rispondono con specifiche azioni. L’insieme delle azioni che un organismo mette in atto in risposta a determinati stimoli è ciò che definiamo comportamento: pensiamo, per esempio, a che cosa fa un cane quando annusa e riconosce il suo padrone, cioè in risposta al suo odore.
Affinché la comunicazione sia più efficace, segnali di tipo diverso possono essere combinati insieme.


  io studio  

  • I segnali chimici (3) sono molto usati nel mondo vivente: sono sostanze odorose rilasciate all’esterno dagli organismi, che servono per il riconoscimento, per marcare il territorio, per avvertire di un pericolo, per l’accoppiamento (le sostanze specifiche per quest’ultimo scopo sono i feromoni). Il vantaggio di questi segnali è che agiscono anche a una certa distanza.
  • I segnali tattili (4) sono forme di contatto fisico (una toccata con il capo, per esempio); lo svantaggio di questi segnali è che funzionano solo a distanze ravvicinate.

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  • I segnali visivi (5) sono colorazioni particolari e parti del corpo che si illuminano: sono segnali efficaci negli organismi dotati di vista, ossia animali invertebrati e vertebrati, ma hanno anch’essi un raggio di azione limitato.
  • I segnali acustici sono suoni, versi, canti e richiami: sono segnali molto efficaci e molto utilizzati dai vertebrati, perché richiedono un udito sviluppato. Il loro vantaggio consiste nel fatto che agiscono su lunghe distanze e si trasmettono tanto nell’aria, quanto (anzi meglio) nell’acqua: sono infatti molto usati dai pesci e dai cetacei.
  • Nelle pagine che seguono vedremo insieme alcuni esempi di come vengono impiegati questi segnali per la comunicazione nel mondo vivente.

COLORAZIONI APPARISCENTI

Nel mondo animale alcune colorazioni vivaci, in particolare il giallo e il nero o il rosso e il nero, comunicano un messaggio ben preciso: “Attenzione, sono sgradevole e velenoso”. Api e altri insetti, ma anche alcuni vertebrati come piccole rane e serpenti, che potrebbero sembrare prede appetitose, utilizzano questa colorazione di avvertimento per scoraggiare i predatori. Affinché il messaggio di avvertimento sia efficace, però, la velenosità di questi animali non deve essere tale da provocare la morte del predatore. Se, infatti, un predatore provasse ad assaggiare una di queste prede velenose e morisse, non potrebbe più “imparare la lezione” ed estendere l’informazione appresa: il permanere di un brutto ricordo legato all’esperienza è assai più efficace. I colori d’avvertimento sono pochi: principalmente sono il giallo, il rosso, l’arancione e l’azzurro, spesso su uno sfondo che esalti il contrasto, come il bianco o il nero o un altro colore di avvertimento. Inoltre, gli animali che hanno queste colorazioni spesso le rendono più evidenti con particolari comportamenti che permettono di metterle bene in mostra, come fa per esempio il polpo dagli anelli blu australe agitando i tentacoli (6).

Scienze evviva! - volume 1
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