Sono numerose le specie di invertebrati nocive per l’uomo; si tratta soprattutto di insetti che hanno interferito negativamente, e interferiscono ancora oggi, con alcune attività umane. Le cavallette, per esempio, sono particolarmente dannose per le colture agricole, soprattutto per i cereali (grano, riso e mais) che da secoli costituiscono un elemento insostituibile della nostra alimentazione.
In passato, per combattere molti di questi insetti, è stato fatto largo uso di potenti insetticidi, che hanno arrecato gravi danni all’ambiente e hanno distrutto, insieme alle specie nocive, anche specie estremamente utili, per esempio le api. Inoltre, l’impiego prolungato nel tempo degli insetticidi ha fatto sì che alcune specie di insetti abbiano sviluppato una resistenza nei loro confronti, tanto da renderli inutili.
Negli ultimi anni, quindi, si è dovuto ricorrere a sistemi alternativi. Fra questi si è rivelato molto efficace, per combattere le specie nocive, l’uso dei loro predatori naturali: questo sistema è chiamato lotta biologica. Un successo storico in questo campo è quello ottenuto contro la cocciniglia cotonosa, un parassita degli agrumi, originario dell’Australia, che giunse in America alla fine dell’Ottocento: poiché il suo corpo è ricoperto di una cera bianca impermeabile agli insetticidi, questo insetto riuscì a distruggere interi agrumeti e fu debellato solo in seguito all’introduzione di una specie di coccinella australiana che è il suo naturale predatore.
La coccinella, dall’aspetto così gentile, è un formidabile predatore ed è quindi molto efficace nella lotta biologica contro diverse specie nocive. Analogamente, le formiche rosse sono state utilizzate per contenere le popolazioni di bruchi di processionaria, in grado di distruggere intere foreste di pino, nutrendosi dei loro aghi.
La lotta biologica è uno dei metodi più efficaci e più ecologicamente sostenibili oggi a disposizione per contrastare gli insetti nocivi e altre specie dannose: un metodo naturale e rispettoso della salute dell’ambiente e dell’uomo.