Scienze evviva! - volume 1

    SCIENZE +     Le larve

Negli invertebrati, quando si sviluppa un nuovo individuo, questo può avere da subito le sembianze dell’adulto (sviluppo diretto), oppure può passare per uno stadio intermedio prima di assumere le sembianze definitive (sviluppo indiretto): questo stadio prende il nome di larva.
Molti invertebrati, sia acquatici sia terrestri, trascorrono una fase della loro vita come larva. Tra questi, i più noti sono sicuramente gli insetti: i bruchi, per esempio, sono le larve delle farfalle e i vermi usati come esche nella pesca sono principalmente larve di mosche (la camola del miele, però, è una larva di farfalla). La larva non solo non assomiglia all’adulto nell’aspetto, ma conduce anche una vita differente, abitando ambienti diversi e nutrendosi di cibi diversi; per conquistare le sembianze adulte, la larva deve subire un processo di trasformazione che prende il nome di metamorfosi.
Il senso, ossia il significato funzionale, di questa doppia vita sta proprio nello sdoppiamento di abitudini: uno stesso animale può sfruttare, in momenti diversi, risorse alimentari diverse, con tutti i vantaggi che ciascuna di esse può offrire.
Lo stadio di larva di molti invertebrati marini, come crostacei, molluschi, ricci di mare e stelle marine, comporta un altro vantaggio per queste specie. Le larve infatti nuotano liberamente in mare ed entrano a far parte del plancton, l’insieme degli organismi acquatici che vivono sospesi, trasportati dalle correnti: in questo modo animali anche piuttosto sedentari, quindi poco mobili, possono diffondersi in altri ambienti.

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