ANELLIDI
Al phylum degli anellidi appartengono vermi formati da numerosi anelli, ossia segmenti
circolari simili fra loro, detti metameri (8). Il loro corpo è dotato di una cavità, il celoma, dove sono contenuti gli organi interni: tubo digerente, apparato circolatorio e un sistema nervoso rudimentale. Alla segmentazione esterna del corpo in metameri corrisponde anche una segmentazione della struttura interna: ciascun metamero contiene infatti parti degli organi interni uniformemente suddivise.
(8) Struttura di un anellide
Gli anellidi più noti sono i lombrichi: questi animali conducono vita libera nel terreno e si nutrono della materia organica in esso presente; poiché, per ingerire il nutrimento, ingeriscono anche la terra che lo contiene e poi la riespellono dall’ano, provocano un rimescolamento e un’aerazione del terreno utilissimi, perché ne aumentano la fertilità. Sono animali ermafroditi: ogni individuo ha infatti sia gli organi riproduttori maschili, sia quelli femminili, e la fecondazione è interna.
Un altro anellide noto è la sanguisuga, un animale che vive nei fondi fangosi di acque dolci, nutrendosi prevalentemente di piccoli animali; in alcuni casi, grazie alla presenza di due ventose, una anteriore e una posteriore, può parassitare altri organismi aderendo alla loro pelle e nutrendosi del loro sangue. Per questa ragione le sanguisughe sono state usate in passato, in campo medico, per effettuare i salassi, ossia dei prelievi di sangue che si pensava, erroneamente, potessero avere effetti benefici sui pazienti affetti da diverse malattie.
I policheti, o vermi marini, sono anellidi che vivono nel fondo sabbioso del mare, nuotando liberamente o rimanendo stabilmente attaccati a un sostegno all’interno di tubi da loro stessi costruiti con materiale vario (granelli di sabbia o materiale calcareo da loro prodotto).