RIPRODUZIONE ASESSUATA
La riproduzione asessuata è molto diffusa nel mondo vegetale. Le piante, infatti, hanno una straordinaria capacità rigenerativa, ossia da una sola parte di esse può formarsi una nuova pianta completa, e ciò permette loro di propagarsi e moltiplicarsi con facilità. Le fragole, per esempio, o la vite, producono dei fusti orizzontali, gli stoloni (9), che si allungano e, dove trovano un punto favorevole, si radicano nel terreno, dando vita a una nuova piantina e contribuendo alla diffusione della specie. I tuberi, come le patate, sono invece fusti sotterranei che producono delle gemme (10); se queste vengono piantate in terra, germogliano nuove piante. Alla base del fusto di molti alberi si sviluppano particolari germogli, i polloni, che possono dare origine a un nuovo albero.
Questa capacità rigenerativa delle piante è stata ed è tuttora sfruttata dall’uomo in agricoltura e floricoltura; la talea, per esempio, è un rametto che viene staccato da una pianta adulta di alcune specie, come il geranio, e che messo nel terreno produce nuove radici e una nuova pianta.
Alcune piante, inoltre, si riproducono tramite spore – particolari cellule riproduttive prodotte dalla pianta in appositi organi, gli sporangi
(11) – che hanno la capacità di generare da sole, senza fecondazione, nuove piante.
Il limite della riproduzione asessuata, come si è già accennato, è che i nuovi individui sono
geneticamente identici ai genitori, hanno cioè lo stesso corredo di cromosomi, e quindi non si produce quella diversità biologica tanto importante per la vita.