Unità 11 LE PIANTE

2 Le funzioni principali delle piante

Come avviene la fotosintesi? 
Che cos’è la traspirazione? 
Le piante respirano? 


Le piante, come tutti gli organismi viventi, svolgono le funzioni essenziali alla vita: si nutrono, crescono, hanno un proprio metabolismo, respirano e si riproducono. In particolare, il modo in cui si procurano il nutrimento è straordinariamente unico: si costruiscono il cibo da sole, a partire da pochi, ma imprescindibili, elementi presenti in natura: l’acqua, l’anidride carbonica e la luce del Sole.

FOTOSINTESI

Le piante sono organismi autotrofi, in grado di costruirsi il nutrimento da sole tramite la fotosintesi clorofilliana (6). Attraverso tale processo l’energia luminosa proveniente dal Sole è convertita in energia chimica, che viene immagazzinata sotto forma di uno zucchero (il glucosio), utilizzato dalle cellule delle piante per svolgere le loro funzioni vitali.
La fotosintesi è resa possibile dalla clorofilla, una molecola dal caratteristico colore verde, contenuta nei cloroplasti delle cellule vegetali. In presenza di luce, la clorofilla permette la reazione dell’anidride carbonica (CO2), che penetra nelle foglie attraverso gli stomi, con l’acqua (H2O) assorbita dal suolo grazie alle radici e pompata fino alle foglie. I prodotti di questa reazione sono uno zucchero, il glucosio (C6H12O6), e l’ossigeno (O2).

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Il glucosio, che è la principale fonte di energia per tutti gli esseri viventi ed è necessario per la respirazione cellulare, viene trasportato a tutte le cellule della pianta tramite la linfa elaborata; l’ossigeno invece viene rilasciato nell’atmosfera attraverso gli stomi.
L’attività fotosintetica delle piante è fondamentale per garantire la vita sulla Terra perché l’ossigeno che respiriamo proviene proprio dalle piante: senza di esse noi, come tutti gli altri organismi che vivono respirando ossigeno, non potremmo esistere.


(6) La fotosintesi clorofilliana

  fare per imparare  

SPERIMENTIAMO ›› COME ESTRARRE LA CLOROFILLA DALLE FOGLIE VERDI

OCCORRENTE

Alcune foglie verdi (prese da un albero o da una verdura, come gli spinaci); un piccolo mortaio; alcol etilico puro (per esempio quello che si usa per fare i liquori); un colino e un pezzo di stoffa per filtrare; un bicchiere o un barattolo di vetro; carta assorbente.

TEMPO NECESSARIO

2 h circa.

COME PROCEDERE

Pestiamo le foglie verdi nel mortaio, aggiungendo un po’ di alcol etilico. Quando avremo ottenuto una poltiglia verde, filtriamola nel colino foderato con il pezzo di stoffa, lasciando cadere il liquido ottenuto nel bicchiere. Il liquido è di colore verde perché contiene la clorofilla, il pigmento presente nelle foglie.
Tagliamo una piccola striscia di carta assorbente e immergiamone un’estremità nel bicchiere; lasciamola immersa il tempo necessario per vedere il liquido salire e formare zone colorate in verde e in giallo-arancione. Il liquido sale lungo la carta assorbente per capillarità e le fasce colorate che compaiono sulla carta sono dovute alla presenza, nelle foglie, della clorofilla (verde) e di altri pigmenti, le xantofille e i caroteni (giallo-arancione).

Scienze evviva! - volume 1
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