Protozoi

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    SCIENZE +     Biocarburante dalle alghe

Tutti sappiamo che il petrolio è una fonte energetica inquinante, costosa e, soprattutto, ormai vicina all’esaurimento; tuttavia, non riusciamo ancora a farne a meno. Per questo motivo, da tempo si stanno cercando fonti energetiche alternative e meno inquinanti, come i biocarburanti: si tratta di carburanti ottenuti da materie prime di origine naturale, come l’olio di colza, di soia o l’olio vegetale usato in cucina (per esempio per friggere).
Anche le alghe sono composte da una parte oleosa da cui si può ricavare biocarburante, e da qualche anno alcune società hanno iniziato a produrne in via sperimentale (nella foto, un fotobioreattore, ossia un sistema che, sfruttando l’illuminazione solare, permette la coltivazione su larga scala di microalghe). I vantaggi sono vari: coltivare le alghe costa poco; sono una materia prima non inquinante; consumano grandi quantità di anidride carbonica e contribuiscono quindi a ridurre le emissioni di questo gas nell’atmosfera.
Dobbiamo davvero augurarci di salire il prima possibile su un’automobile alimentata ad alghe!

PROTOZOI

I protozoi (dal greco, «animali arcaici») sono microrganismi molto diversi fra loro, tutti eucarioti unicellulari. Vivono un po’ ovunque: nelle acque dolci, salate, stagnanti e negli ambienti terrestri umidi.
La maggior parte dei protozoi si muove attivamente grazie alla presenza di flagelli e di cilia, strutture superficiali simili ai pili dei batteri, che funzionano da organi locomotori. Alcuni protozoi si spostano estroflettendo, cioè spostando all’infuori, porzioni di citoplasma; poiché queste parti di citoplasma estroflesse ricordano i piedi, sono dette pseudopodi (dal greco, «falsi piedi»). Questo particolare movimento, tipico delle amebe (4) – ma che si osserva anche in cellule del corpo umano – prende il nome di movimento ameboide.
Esistono protozoi rivestiti da un guscio rigido, siliceo o calcareo, che conferisce loro forme assai particolari: si tratta dei radiolari e dei foraminiferi. L’accumularsi dei loro gusci sui fondali marini nel corso delle ere geologiche ha contribuito a formare le grandi montagne calcaree del Pianeta. I protozoi sono generalmente eterotrofi e possono nutrirsi di altri organismi o di parti di essi, anche in decomposizione. Alcune specie di protozoi vivono a spese di altri organismi (essere umano incluso), ossia li parassitano, e possono essere innocui o provocare malattie, anche piuttosto gravi, come la malaria o la malattia del sonno.

Scienze evviva! - volume 1
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