Unità 10 GLI ORGANISMI PIÙ SEMPLICI

2 Protisti

Chi sono? 
Dove li troviamo? 
In quali gruppi si dividono? 


I protisti costituiscono un regno molto eterogeneo: al suo interno sono infatti riuniti quegli organismi che non rientrano né tra i batteri, né tra i funghi, né tra le piante e neppure tra gli animali. I protisti, dunque, sono esseri viventi molto diversi fra loro; tutti però sono eucarioti, ossia sono formati da una o più cellule eucariotiche.
I protisti vivono in ambienti acquatici e terrestri umidi. Alcuni sono microscopici: nel mare costituiscono per esempio una parte importante del plancton, l’insieme di minuscoli organismi che, trasportati dalle correnti, rappresenta la principale fonte di cibo di molti animali acquatici, come le balene. Altri raggiungono dimensioni notevoli, come l’alga bruna kelp, che forma vere e proprie foreste sottomarine.
Data la grande diversità all’interno del regno dei protisti, e poiché ancora oggi gli scienziati discutono su quali organismi ne fanno parte e su come classificarli, riportiamo qui di seguito solo i due gruppi di protisti più familiari: le alghe e i protozoi.


  io studio  

ALGHE

Le alghe sono un gruppo di protisti autotrofi, in grado di prodursi da soli il nutrimento attraverso il processo di fotosintesi; sono organismi semplici, costituiti da una o più cellule, molto diversi fra loro. Presentano varie colorazioni, verde, bruna o rossa, perché oltre alla clorofilla, che è verde, possono contenere altri pigmenti (sostanze colorate). Le alghe rosse, in particolare, riescono a svolgere la fotosintesi a profondità marine maggiori, dove la luce del Sole penetra molto poco, rispetto a quanto non facciano quelle verdi e brune, che vivono a minori profondità.
L’uomo utilizza le alghe sia come fonte di cibo, soprattutto nei Paesi orientali, sia come fertilizzante dei terreni, poiché, come le piante, sono ricche di vitamine e sali minerali. Alghe particolarmente nutrienti come la spirulina, che contiene molte proteine, sono al centro di alcuni progetti pilota per combattere il grande problema della fame nel mondo.

Inoltre, le pareti cellulari di alcune alghe rosse contengono agar, un gelificante naturale che viene utilizzato nell’industria farmaceutica, per produrre capsule di medicinali, e nell’industria alimentare per produrre gelatine; l’agar è anche un ottimo terreno di coltura per i batteri (ossia, è una sostanza nutriente, ottima per farli crescere in laboratorio).
Le alghe possono essere unicellulari o pluricellulari.


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Le alghe unicellulari sono organismi microscopici, come le diatomee: si tratta di microalghe molto antiche, rivestite da un involucro esterno rigido fatto di silice (sostanza di cui sono composti la sabbia e il vetro). In alcune specie, nel corso dell’evoluzione, singoli individui unicellulari si sono uniti insieme a formare una colonia, come nel caso dell’alga Volvox: circa 50 000 minuscole alghe unicellulari, munite di flagello, vivono le une accanto alle altre a formare una sfera, che si muove molto più velocemente di quanto non farebbe ogni singola alga da sola.

Le alghe pluricellulari sono formate da più cellule che, nel corso dell’evoluzione, si sono unite insieme a formare veri e propri organismi, raggiungendo dimensioni anche notevoli, come le foreste sottomarine dell’alga bruna kelp. Pur essendo così grandi (raggiungono altezze di decine di metri), queste alghe brune non possono essere considerate piante: il loro corpo, detto tallo, è troppo semplice e non si differenzia in radici, fusto e foglie.

Scienze evviva! - volume 1
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