Biosfera e bioma

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BIOSFERA E BIOMA

Le zone del nostro Pianeta (includendo terra, mare e aria) in cui è possibile la vita sono definite, nel loro complesso, biosfera (il prefisso “bio” deriva dal greco e significa «vita»).
All’interno della biosfera si possono individuare aree geografiche piuttosto vaste, ciascuna contraddistinta da un clima particolare e da determinate specie animali e vegetali che in tale clima vivono: queste aree prendono il nome di biomi. Un bioma è quindi un’ampia area geografica, che si può estendere su uno o più continenti, caratterizzata da condizioni climatiche omogenee e popolata da un tipico insieme di piante e animali.
I biomi possono essere acquatici o terrestri. I biomi acquatici si suddividono in biomi marini (mari, oceani) e biomi di acqua dolce (fiumi, laghi, stagni ecc.).


  io studio  

Il bioma marino comprende i mari e gli oceani, ossia le acque salate che circondano i continenti e le isole; occupa più del 70% dell’intera superficie terrestre. La varietà di fauna è più ricca che in qualsiasi altro bioma. Poiché le acque dei mari sono tutte fra loro interconnesse, la distribuzione delle specie è limitata principalmente dalla salinità, dalla temperatura e dalla profondità (per esempio, più si scende, più la temperatura si abbassa e minore è la quantità di luce che riesce a penetrare, fino a una zona in cui non arriva luce sufficiente per permettere alle alghe o alle piante di svolgere la fotosintesi).

I biomi di acqua dolce sono costituiti dalle acque interne ai continenti; ricoprono circa il 2% della superficie del nostro Pianeta.
Sono principalmente di due tipi: i biomi di acqua ferma, di cui fanno parte i laghi, gli stagni, le paludi ecc., e quelli di acqua corrente, come fiumi, torrenti, ruscelli, sorgenti. In questi ultimi il movimento dell’acqua determina una maggiore ossigenazione e un’uniformità della temperatura dell’acqua rispetto alle acque ferme. Illuminazione e temperatura sono i fattori che influiscono maggiormente sulla presenza o meno di determinati organismi.

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I biomi terrestri, nonostante comprendano molti organismi diversi, sono classificati prevalentemente in base alla vegetazione che in essi predomina. Quelli principali sono: il bioma polare, la tundra, la taiga, la foresta temperata, il bioma mediterraneo, la steppa, il deserto, la savana, la foresta tropicale.


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Il bioma polare è caratterizzato da freddo intenso e precipitazioni scarse e quasi sempre nevose. Il suolo e gran parte dei mari sono ricoperti dai ghiacci e la vegetazione è praticamente assente. Vivono qui orsi polari, foche, trichechi e pinguini, animali che si sono adattati a resistere alle rigide temperature.

La taiga è un bioma settentrionale, costituito da boschi di conifere e caratterizzato da estati brevi, con temperature contenute e inverni lunghi e freddi. Cervi, alci,orsi bruni, volpi, linci e castori sono gli animali tipici di questo bioma.

La tundra è un bioma tipico delle aree subpolari e delle zone alpine sopra i 2000 m. È caratterizzato da estati molto brevi e temperature basse che impediscono la crescita di alberi, quindi la vegetazione è costituita da muschi, licheni e pochi arbusti. Animali tipici di questo bioma sono alci, renne, caribù, lemming, volpi e lepri artiche.

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La foresta temperata è caratterizzata da un clima umido, senza grandi variazioni stagionali. La vegetazione è costituita da alberi decidui (che perdono le foglie), come querce, betulle, faggi e aceri e da un ricco sottobosco. Animali tipici di questo bioma sono lupi, volpi, orsi, cinghiali, caprioli e cervi.

Il bioma mediterraneo ha un clima mite durante tutto l’anno, che permette la crescita di alberi come il leccio, la quercia da sughero, il pino marittimo, l’olivo, e di arbusti come il corbezzolo, il rosmarino, la ginestra, il ginepro e il mirto. Tra gli animali che lo popolano ci sono il cinghiale, il muflone, la lepre e la volpe.

La steppa, o prateria, è contraddistinta da una vegetazione prevalentemente erbosa, con pochi alberi che crescono in genere lungo i fiumi. Le estati sono calde e gli inverni freddi e asciutti. È l’ambiente ideale per i grandi erbivori, come cavalli e bisonti.

ll deserto è un’area in cui le piogge sono scarsissime e, per l’estrema aridità del suolo, la vegetazione è praticamente assente. Si ha una forte escursione termica: temperature elevate di giorno e basse di notte. È un ambiente estremo, popolato da poche piante e animali che sono in grado di sopportare queste difficili condizioni.

La savana è caratterizzata da una vegetazione prevalentemente erbosa, con alberi posti a una certa distanza l’uno dall’altro. La piovosità è piuttosto scarsa e concentrata in pochi mesi dell’anno; le temperature sono elevate. Nella savana vivono giraffe, elefanti, leoni, ghepardi, gazzelle, bufali, ecc.

La foresta tropicale presenta una vegetazione molto rigogliosa, in cui si riconoscono vari strati; in ogni strato crescono piante diverse a seconda della quantità di luce che ricevono (gli strati più bassi sono quasi sempre in ombra). Sono numerosissimi e diversi anche gli animali che popolano questo bioma.

Scienze evviva! - volume 1
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